Visualizzazione post con etichetta lombardia. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta lombardia. Mostra tutti i post

domenica 16 novembre 2014

Miniera Sant'Aloisio

Siamo nella Val Trompia, in provincia di Brescia, ed anche questa volta siamo ospiti di Franco di Prizio & C. del Gruppo Speleo Montorfano.
La prima parte della giornata l'abbiamo passata in zona Pezzaze nella visita della miniera Regina, il cui ingresso è stato trovato dopo un lungo girovagare per i boschi soprastanti e "perdita" temporanea di parte dei bresciani.Questa miniera non ha un grande sviluppo e presenta delle belle concrezioni azzurre, ma è sprovvista di materiale ed attrezzature minerarie. 



Ci siamo quindi trasferiti nel pomeriggio a Collio per visitare la Miniera di Sant'Aloisio (cancello chiuso, servono le chiavi) dove al suo interno vengono effettuate delle visite speleologiche guidate (a pagamento) lungo un interessantissimo e lungo percorso.
Percorsa la lunga e rettilinea galleria di carreggio, si arriva alle gallerie estrattive che sono disposte su vari livelli collegati da alcune discenderie; una di queste è dotata di comoda scala che consente di salire a visitare tutto il complesso minerario ipogeo e scoprire le numerose sorprese che racchiude.







Dietro: Lara, Chiara, Alberto "Cip", Giuliano, Livio, Franco, ?, Donato "Ciop", Valentina
Davanti: Sara, Massi, "San", Simona, Pier Giorgio

https://www.flickr.com/photos/33574189@N05/sets/72157649302419286/ Qui tutte le foto della Miniera Regina
https://www.flickr.com/photos/33574189@N05/sets/72157649302419286/ Qui tutte le foto della Miniera Sant'Aloisio

giovedì 12 giugno 2014

Miniera 4 Ossi: il video

E finalmente ecco pronto il video S-Team sulla meravigliosa Miniera 4 Ossi di Pisogne (BS) in Val Camonica.

Non finiremo mai di ringraziare i ragazzi del Gruppo Speleo Montorfano, CAI Coccaglio, che ci hanno fatto conoscere questa meraviglia e che poi hanno accompagnato una gita della nostra sezione CAI di Dolo al suo interno. Grazie specialmente a Franco di Prizio, Giuliano Mazzotti, Paolo Tegattini, e Silvano Mena che ci hanno consentito di fare amicizia anche con i loro simpaticissimi compagni.

Le riprese sono state realizzate dalla coppia Simona Tuzzato - Sandro Sedran.
Il montaggio di Sandro Sedran è stato particolamente ispirato dalle belle musiche di Gregoire Lourme, tratte dall'album "Cinematic Volume 6 Science Fiction".

Illuminazione: Alberto Rossetto, Alessandro Pittarella, Chiara Bagatello, Federico Zanzoni, Lara Nalon, Massimiliano Lazzari, Pier Giorgio Varagnolo, Sara Farnea, Simone Grossule

Musiche: Gregoire Lourme
"Laser Tournament", "Tomorrow Landscape", "Speed of Sound"

La gita del CAI Dolo, con la partecipazione di:
Alessandro Bissoli, Davide Bertoncello, Davide Gambi, Giada Bertoncello, Giuseppe Bissoli, Lorenzo Bissoli, Lorenzo Pavan, Loris Bertoncello, Luca Facchetti, Maria Grazia Brusegan, Marzia Trento, Marziale Facchetti, Massimo Baldan, Michele Bordiga, Monica Tuzzato, Narciso Marinello, Patrizio Sarto, Riccardo Marinello,Silvia Rizzi, Valiantsina Hrashchanka


T.C.F. !!!


domenica 18 maggio 2014

Gita CAI Dolo alla Miniera 4 Ossi

Dato che c'era il numero chiuso, abbiamo esaurito i 25 posti disponibili già due settimane prima. Le meraviglie di questa miniera erano tali che, chi ci teneva a vederle dal vivo, ha provveduto ad accapparrarsi il posto addirittura con due mesi d'anticipo!

Tutti i partecipanti meno due, imboscati dietro a tutti

Le aspettative sono state tutte esaudite e, nonostante qualche bella bagnata nell'unico laghetto d'attraversare, tutti sono stati entusiasti. Pure noi accompagnatori, che c'eravamo già stati, abbiamo visto cose nuove che hanno rinnovato l'entusiasmo per quest miniera.






Grazie e a Paolo e Silvano del gruppo speleo Montorfano che ci hanno accompagnato.
Ecco il video montato da Sandro.

domenica 15 dicembre 2013

Miniera Alfredo

Franco di Prizio, del Gruppo Speleo Montorfano, ci aveva tanto decantato le bellezze di questa lunghissima miniera e finalmente siamo riusciti a trovare una domenica libera in comune per andare a visitarla.
Quello che abbiamo trovato ha rispettato pienamente le aspettative; anzi, ci ha dato di più.
Naturalmente ci siamo fermati per cambiarci nell'unico punto della Val Trompia dove non batte mai il sole! Strati da 10 cm di cristalli di ghiaccio sublimato ed un freddo becco: yuhuu! :-(
naturalmente la galleria iniziale era un ingresso basso e l'aria fredda ci ha accompagnato per tutto il km fatto nel corridoio iniziale. Poi abbiamo deviato a sinistra trovandoci di fronte uno spettacolo incredibile: una lunghissima discenderia, con inclinazione sicuramente superiore ai 50°, era percorsa da uno spumeggiante torrente le cui acque saltellavano a fianco dei binari e sopra le traversine calcificate. Al suo apice l'acqua precipitava a cascata dal una galleria del livello superiore.


L'impossibilità di comunicare con i compagni, per via del frastuono dell'acqua, e le gocce che si depositavano sull'obiettivo, non ha consentito di eseguire degli scatti ottimali; ci toccherà tornare, così pure Damiano potrà scatenarsi con le riprese in macro.
Ai livelli superiori della miniera abbiamo potuto osservare dei tratti stupendamente concrezionati e policromi. Poi c'era il motivo principale per cui siamo venuti qua: la famosa scala di legno completamente ricoperta da colata calcitica, raggiunta tramite un delicato passaggio in arrampicata.


Molto piacevoli tutte le gallerie che si presentano spesso leggermente allagate e con i rami principali che hanno ancora sia le traversine che i binari che ora sono quasi completamente ricoperti dalla calcite. Ogni tanto si passa in zone riccamente adorne di concrezioni, in prevalenza bianche, che risaltano tantissimo sulla roccia scura da cui scaturiscono.


Un po' meno spettacolari i tratti di gallerie dove c'è la presenza della limonite: roccia marcia tenuta su da tronchi ancora più marci. La progressione era poco serena e stavamo ben attenti a non toccare nulla, ma bisognava documentare pure questo ed abbiamo optato per sacrificare il modello "più grosso" cosicché, nel caso di crollo, sarebbe stato più facile trovarlo per il recupero. ;-)


Veramente, chissà quanto manca al loro crollo ... però dovevamo passarci per andare a vedere le incredibili radici dei tronchi di sostegno della volta che sono state calcificate dall'abbondante stillicidio: cose mai viste!


C'eravamo dato un orario d'uscita perchè sapevamo che non ce l'avremmo fatta a vedere e fotografare tutto in una sola volta, anche perchè si stima in almeno 10 km lo sviluppo di questo complesso minerario.
Ringraziati e lasciati gli amici bresciani, ci siamo concessi un triste spuntino con panino e birra (avremmo preferito una bella pasta o una carnazza, sigh!) prima di fare ritorno a casa.

S-Team di oggi, da sx: Alberto, Donato, Simona, Massimiliano, Chiara, Sandro

sabato 18 maggio 2013

"Le vie nascoste dell'acqua 2013" a Bergamo

Bellissima serata di presentazione dei nostri filmati in una cornice d'eccezzione: il Palamonti del CAI.
La palestra d'arrampicata faceva da anfiteatro al pubblico intervenuto tra cui numerosi personaggio di spicco della speleologia lombarda che ci hanno onorato della loro presenza.
Entusiati i commenti, sia quelli degli "addetti ai lavori" che di persone non pratiche del nostro ambiente.
Un doveroso grazie a tutti coloro che sono intervenuti ed allo Speleo Club Orobico che ci ha egregiamente ospitato.
Sandro Sedran




Miniera Paglio-Pignolino di Dossena

Nuovo sconfinamento lombardo ed ancora per andare in miniera. Questo tipo di escursioni ipogee ci sta intrippando sempre di più perchè è una bellissima ed interessante divagazione alle "solite" grotte naturali a cui siamo abituati.
Siamo accompagnati da Francesco, Marzia ed Ivan, che fanno parte dei gruppi Speleo Club Orobico di Bergamo e del Gruppo Grotte Milano.
Da queste miniere si estraeva prevalentemente florite ed hanno smesso definitivamente l'attività solo nel 1982 con l'abbandono di numerose attrezzature e macchinari che rendono affascinenate la visita delle gallerie. C'è da segnalare però che sempre più spesso si assiste al depredamento o danneggiamento di ogni tipo di suppellettile e chissà quanto tempo passerà per non trovare più nulla al suo interno. La miniera è di facile accesso a chiunque e le numerose frecce dipinte sulle pareti lo testimoniano. Sono numerosi pure i ricercatori di minerali che setacciano le pareti anche con piccole cariche d'esplosivo.


Abbiamo vagato in vari punti e su vari livelli, ma essendo accompagnati, non abbiamo prestato molta attenzione alla strada percorsa e sicuramente non saremmo in grado di rifarla da soli. Ci siamo solo goduti la miniera spensieratamente, facendo foto e filmati specialmente a vagoni, rotaie e macchinari vari.


Ma in queste zone ci sono pure i calcari della Formazione di Breno e, dove c'è calcare, c'è pure grotta! Ci sono alcune interessanti cavità, anche parecchio profonde, che si aprono nei pressi o all'interno della miniera, come l'Abisso 13 da noi visitato che scende a -250m. Visita che si è dovuta limitare al P35 del Pozzo dei Tubi dato che, in seguito alle piogge dell'ultimo periodo, c'era una marea di acqua che percorreva tutta la grotta. I pozzi di questo calcare sono spettacolari ed hanno tutti la bella morfologia tondeggiante. Torneremo per fare tutta la grotta: merita!


S-Team di oggi, da sinistra: Sandro, Marzia, Massimiliano, Ivan, Simona, Francesco



Queste alcune delle riprese video fatte:

domenica 10 marzo 2013

Miniere Val Camonica - seconda puntata

Nuovo giro in altre due miniere della Val Camonica, sempre accompagnati da Franco di Prizio del G.S. Montorfano, che ha approfittato di far conoscere il mondo sotterraneo pure a due giovani arrampicatori.
La prima era caratterizzata da gallerie inclinate, a volte anche parecchio ripide, intersecate su tre livelli dalle condotte orizzontali di carreggio dove erano ancora visibili i solchi delle traversine per i binari dei carrelli di trasporto. Su ogni galleria di carreggio arrivava un pozzo-scivolo su cui veniva buttato il materiale scavato che finiva direttamente sui carrelli per essere trasportato fuori.

Belli ed interessanti i filoni di ematite, un minerale che sfregato rilasciava dei brillantini, gli stessi usati nel trucco delle donne.
Il livello di concrezionamento era abbastanza alto, ma nulla a che vedere con la quantità e qualità della miniera visitata la volta scorsa. Non sono mancati angoli di estrema bellezza ed il "piatto forte" della giornata sono state le pisoliti, le bellissime perle di grotta, bianche o arancioni.
 Pisoliti bianche, di calcare puro
 Pisoliti arancio, con componente ferrosa
Alcuni tratti erano stupendamente concrezionati. 
Osservate la trave di legno completamente rivestita dalla concrezione.

Nella seconda miniera si accede tramite un pozzo di una decina di metri impostato lungo una stretta frattura nella roccia. Avevamo con noi la Chiara senza nessuna esperienza di verticalità speleo. In discesa l'abbiamo calata noi, ma la risalita se l'è fatta da sola tirandosi su sui bloccanti: bravissima!
Poco concrezionata, questa miniera era caratterizzata da numerose condotte scavate a mano, con ben evidenti i segni lasciati dagli scalpellini, e numerosi muretti a secco realizzati con i materiali di scarto degli scavi. E' una miniera molto antica e ce lo testimoniano alcune incisioni datate 1691.
Oltre alle splendide foto fatte da Simone Grossule, anche oggi la Simona ha realizzato delle riprese video che saranno utilizzate in un filmatino che monteremo in futuro.

Questa volta sì che abbiamo terminato in bellezza, proprio nella trattoria situata sopra l'ultima miniera visitata. Adoriamo i posti dove mangiare a km 0 dalla grotta!
S-Team di oggi: Franco, Simona, Chiara, Alberto, Sandro, Saverio e dietro Federico e Simone

 Tutte le foto fatte nelle miniere della Val Camonica le trovi cliccando qui 

domenica 27 gennaio 2013

Straordinaria esperienza di miniera in Val Camonica

Ovvero: quando la realtà supera ogni aspettativa!
Sabato 26 gennaio abbiamo fatto la nostra serata di proiezione "Le vie nascoste dell'acqua" a Sondrio e ci voleva qualcosa da fare alla domenica che si trovasse sulla strada del ritorno. Non so come, ma curiosando su internet ho scoperto delle foto di una meravigliosa miniera situata in Val Camonica e concordato una visita con il disponibilissimo Franco di Prizio del Gruppo Montorfano di Coccaglio (BS).
Il ritrovo è sul parcheggio di un centro commerciale, dove ci raggiungono pure Damiano e Pier Giorgio da Chioggia e Simone e Federico da Verona. Siccome abbiamo fatto tutta una tirata sa Sondrio, dopo 2h di macchina abbiamo tutti un bisogno impellente da espletare e ci fiondiamo nel centro commerciale aperto, mentre gli altri restano fuori ad aspettarci. Sandro esce veloce e ritorna al gruppo, mentre Simona, Chiara ed Alberto si fermano a guardare una vetrina di scarpe. Passano 5 min, 10 min e questi non arrivano. Il cellulare lo hanno lasciato in macchina, quindi torna dentro per vedere dove diavolo sono e ... mi vedo uscire la Chiara con una scatola di stivali in mano! "Eh, ma erano belli e c'era pure il 60% di sconto" .... Non ci sono parole; anzi si, una sola: donne!
Saliamo con le macchine fino ad una contrada dove, fortunatamente, ci cambiamo al tepore di un bel sole.
L'ingresso, chiuso da un cancello con lucchetto, è stato riaperto dopo lo scavo dei detriti con cui era stato chiuso alla fine degli anni '60 quando la miniera ha cessato l'attività estrattiva principalmente di ferro. Le prime notizie storiche sono del 1300, ma si ritiene molto probabile che la miniera fosse operativa già ai tempi dei romani.
Il tratto iniziale scende a zig-zag seguendo l'inclinazione degli strati rocciosi; qualche fune agevola il superamento dei tratti più ripidi, ma il percorso è sempre abbastanza tranquillo.
Da subito la cosa che balza all'occhio è lo straordinario contrasto tra la roccia scura e le bianchissime concrezioni che adornalo ovunque pareti e pavimento. Sopra agli strati minerari si trova una giacitura di calcare che viene sciolta dal percolamento delle acque meteoriche. Queste acque, ricche di carbonato di calcio, quando incontrano i vuoti delle gallerie della miniera, perdono l'anidride carbonica nell'aria e depositano ingenti quantità di concrezione stravolgendo tutte le teorie di accrescimento. Si erano formate stalattiti pure su un telo di nylon posto nei pressi di una cascatella solamente una decina di anni fa.
Sembra di stare in una grotta naturale e solo i muretti a secco, a sostegno della volta, ci ricordano che ci troviamo in un ambiente scavato dall'uomo.
Guardate! In pochi anni sono già stati ricoperti da uno strato di concrezione!
Se non ci fosse il muretto a secco, chi direbbe che siamo in una galleria scavata dall'uomo?
Le meravigliose concrezioni con gli ossidi di rame
Occhi attenti scovano le numerose meraviglie di questi ambienti; stalattiti elicoidali, eccentriche, vaschette a gours e microgours, vele bianchissime ed altre, eccezionali, con striature nere di manganese. Fantastica, e raramente osservabile, la calcite flottante sopra immobili e trasparenti laghetti d'acqua. Ed infine la chicca delle concrezioni azzurre con gli ossidi di rame disciolti nel calcare: spettacolo!
 Pisoliti a non finire ed ovunque
I meravigliosi mix di colori dovuti ai molti minerali diversi che l'acqua discioglie e deposita
Estasiati da tanta bellezza, facciamo pausa merenda nel salone più grande della miniera. Restiamo senza parole quando ci dicono che ora ci portano nella parte non turistica dove potremo trovare ambienti e concrezioni ancora più belle tra cui fantastici raggruppamenti di aragoniti coralloidi. Ed infatti così è stato; non sapevamo più cosa fare da quante cose meritavano di essere riprese e fotografate. Impossibile resistere a tanta bellezza e dobbiamo solo ringraziare i nostri accompagnatori Giuliano e Franco per la tanta pazienza che hanno portato nell'aspettare che soddisfacessimo le nostre brame di cattura delle immagini più belle.
In questa seconda parte abbiamo completamente perso il senso dell'orientamento; senza guida sarebbe veramente difficile venirne fuori. Ci sono un'infinità di gallerie a varie livelli con numerosi percorsi ad anello; non so in quanti punti arrivavi e trovavi 4-5 gallerie che partivano in ogni direzione. Siamo accompagnati, chi se ne frega! Ci godiamo la visita senza preoccuparci di memorizzare la strada.
 Le meravigliose concrezioni con gli ossidi di rame
Eccentriche coralloidi delle dimensioni di qualche centimetro
Vele di calcite pura e mista a manganese
Oggi abbiamo dato priorità alle riprese video con due videocamere al seguito (Simona e Sandro); Damiano ci ha dato dentro di foto macro con i suoi due nuovi acquisti: una compatta Nikon AW100 con doppia luce laterale montata su staffe e la nuovissima Canon EOS 650 che tutti bramiamo di avere per le sue straordinarie capacità tecniche di ripresa. Alberto, Chiara e Pier Giorgio erano gli indispensabili addetti luce, mentre Simone e Federico facevano squadra fotografica a parte non disdegnando di usufruire del potente parco luci di tutto il gruppo.



Uscita a malincuore (noi saremmo rimasti dentro chissà quanto ancora!) dopo sette ore.
Triste constatazione che le trattorie del luogo non fanno da mangiare prima delle ore 19. Ah, quanto adoriamo la Slovenia ed il Carso dove mangi a qualsiasi ora! Ci salutiamo con i lombardi e noi veneti concludiamo con una pizza tutti assieme.
Bellissima uscita! Abbiamo già accordi per andare a visitare un'altra miniera: non vediamo l'ora! Magari torneremo anche in questa per completare il servizio foto-video e stiamo già pensando di farci una gita CAI l'anno prossimo.
Grazie di cuore agli amici del Gruppo Montorfano: abbiamo vissuto una fantastica esperienza.
Prossimamente pubblicheremo pure le riprese video che abbiamo fatto.
San