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domenica 7 agosto 2016

Grotta Rolfo – Domusnovas (CI)


di Bianca Trevisian

Prima precisazione: nel momento in cui scrivo è passato un mese ormai dal nostro soggiorno in Sardegna. Forse è passato troppo tempo per poter descrivere con precisione e accuratezza le bellezze di questa grotta, ma ci si prova.


domenica 16 novembre 2014

Miniera Sant'Aloisio

Siamo nella Val Trompia, in provincia di Brescia, ed anche questa volta siamo ospiti di Franco di Prizio & C. del Gruppo Speleo Montorfano.
La prima parte della giornata l'abbiamo passata in zona Pezzaze nella visita della miniera Regina, il cui ingresso è stato trovato dopo un lungo girovagare per i boschi soprastanti e "perdita" temporanea di parte dei bresciani.Questa miniera non ha un grande sviluppo e presenta delle belle concrezioni azzurre, ma è sprovvista di materiale ed attrezzature minerarie. 



Ci siamo quindi trasferiti nel pomeriggio a Collio per visitare la Miniera di Sant'Aloisio (cancello chiuso, servono le chiavi) dove al suo interno vengono effettuate delle visite speleologiche guidate (a pagamento) lungo un interessantissimo e lungo percorso.
Percorsa la lunga e rettilinea galleria di carreggio, si arriva alle gallerie estrattive che sono disposte su vari livelli collegati da alcune discenderie; una di queste è dotata di comoda scala che consente di salire a visitare tutto il complesso minerario ipogeo e scoprire le numerose sorprese che racchiude.







Dietro: Lara, Chiara, Alberto "Cip", Giuliano, Livio, Franco, ?, Donato "Ciop", Valentina
Davanti: Sara, Massi, "San", Simona, Pier Giorgio

https://www.flickr.com/photos/33574189@N05/sets/72157649302419286/ Qui tutte le foto della Miniera Regina
https://www.flickr.com/photos/33574189@N05/sets/72157649302419286/ Qui tutte le foto della Miniera Sant'Aloisio

giovedì 12 giugno 2014

Miniera 4 Ossi: il video

E finalmente ecco pronto il video S-Team sulla meravigliosa Miniera 4 Ossi di Pisogne (BS) in Val Camonica.

Non finiremo mai di ringraziare i ragazzi del Gruppo Speleo Montorfano, CAI Coccaglio, che ci hanno fatto conoscere questa meraviglia e che poi hanno accompagnato una gita della nostra sezione CAI di Dolo al suo interno. Grazie specialmente a Franco di Prizio, Giuliano Mazzotti, Paolo Tegattini, e Silvano Mena che ci hanno consentito di fare amicizia anche con i loro simpaticissimi compagni.

Le riprese sono state realizzate dalla coppia Simona Tuzzato - Sandro Sedran.
Il montaggio di Sandro Sedran è stato particolamente ispirato dalle belle musiche di Gregoire Lourme, tratte dall'album "Cinematic Volume 6 Science Fiction".

Illuminazione: Alberto Rossetto, Alessandro Pittarella, Chiara Bagatello, Federico Zanzoni, Lara Nalon, Massimiliano Lazzari, Pier Giorgio Varagnolo, Sara Farnea, Simone Grossule

Musiche: Gregoire Lourme
"Laser Tournament", "Tomorrow Landscape", "Speed of Sound"

La gita del CAI Dolo, con la partecipazione di:
Alessandro Bissoli, Davide Bertoncello, Davide Gambi, Giada Bertoncello, Giuseppe Bissoli, Lorenzo Bissoli, Lorenzo Pavan, Loris Bertoncello, Luca Facchetti, Maria Grazia Brusegan, Marzia Trento, Marziale Facchetti, Massimo Baldan, Michele Bordiga, Monica Tuzzato, Narciso Marinello, Patrizio Sarto, Riccardo Marinello,Silvia Rizzi, Valiantsina Hrashchanka


T.C.F. !!!


domenica 1 giugno 2014

Miniera Salafossa

Dopo tanti pellegrinaggi in terra lombarda, ecco che la nostra voglia di miniera trova soddisfazione in terra veneta e più precisamente nelle Dolomiti tra Santo Stefano di Cadore e Sappada.
Ci avevano tanto incuriosito le immagini postate su Facebook dagli amici speleo Maui, Alberto e Paolo che ci siamo subito messi in contatto per organizzare una visita assieme a loro e dare il nostro contributo alla documentazione video-fotografica.
Si tratta di una delle ultime miniere delle Dolomiti a cessare l'attività estrattiva: si è fermata nel 1986, ma l'elevato stato di deterioramento delle attrezzature lasciate al suo interno fa sembrare il periodo di abbandono molto più vecchio.

Le rotaie del nastro trasportatore con una tramoggia frantumatrice

Abbiamo iniziato la visita dal ramo più basso caratterizzato da gallerie camionabili ed un bel torrentello che va ad alimentare addirittura una mini centrale idroelettrica. La quantità d'acqua era notevole grazie al disgelo e la galleria "autolavaggio" ci ha fatto fare una bella doccia. La cascata che pone termine al ramo aveva un rombo che si sentiva da parecchio distante; la notevole nebulizzazione ha reso impossibile la foto, ma l'abbiamo ripresa con la Gopro. Splendido posto da fotografare: torneremo sicuramente.

La galleria "Autolaggio"

Fradici ed infreddoliti, abbiamo fatto pausa all'esterno sotto un bel sole per poi rientrare a visitare il livello superiore. Per il futuro sarà meglio tenere la visita del ramo inferiore per ultima ;-)
Sotto la guida di Alberto Riva, alla sua terza visita della miniera, siamo andati a curiosare in giro ammirando splendidi concrezionamenti alle pareti e sul pavimento, ma stando molto attenti alla presenza di sprofondamenti sul fondo, la più grande insidia della miniera perchè coperti da tavole marce ricoperte a loro volta da terriccio.

Il quadrivio

Molto suggestivi i passaggi sopra i cosiddetti "ponti dei sospiri", dove le rotaie poggiano su uno strati di cemento a ponte sospeso nel vuoto, proprio come nei film di Indiana Jones. Uno lo abbiamo aggirato, l'altro ci siamo passati, ma solo per fare la foto ed al ritorno abbiamo aggirato pure quello! Meglio non fidarsi troppo ...

Il "ponte dei sospiri"

Grandiosa la camera di coltivazione, intercettata da alto tramite un paio di gallerie. Siamo riusciti a fotografarla e carpire gli splendidi colori del lago di fondo; tutti non vedono l'ora di poter scendere all'interno, ma l'armo sarà difficoltoso a causa della roccia marcia.

La grande camera di coltivazione vista dall'alto

Sulla carta la miniera dovrebbe avere oltre 40 km di gallerie e sono tantissime quelle che ancora rimangono da riscoprire; si spera quanto prima di entrare in possesso della mappa e completare la ri-esplorazione.
Auspichiamo che i visitatori in futuro pongano grandissima attenzione a dove mettono i piedi; spendide cristallizzazioni e concrezioni sono state rovinate dal calpestio.
Un ringraziamento a Maui Perissinotto ed Alberto Riva per la splendida compagnia. L'aiuto nelle foto gli ha valso il titolo di "S-Teamiani" ad honorem.
Non vediamo l'ora di tornare.

Ecco le riprese video fatte "al volo"



S-Team di oggi, davanti l'ingresso alto: San, Simona, Alberto, Maui, Sara, Massi


domenica 18 maggio 2014

Gita CAI Dolo alla Miniera 4 Ossi

Dato che c'era il numero chiuso, abbiamo esaurito i 25 posti disponibili già due settimane prima. Le meraviglie di questa miniera erano tali che, chi ci teneva a vederle dal vivo, ha provveduto ad accapparrarsi il posto addirittura con due mesi d'anticipo!

Tutti i partecipanti meno due, imboscati dietro a tutti

Le aspettative sono state tutte esaudite e, nonostante qualche bella bagnata nell'unico laghetto d'attraversare, tutti sono stati entusiasti. Pure noi accompagnatori, che c'eravamo già stati, abbiamo visto cose nuove che hanno rinnovato l'entusiasmo per quest miniera.






Grazie e a Paolo e Silvano del gruppo speleo Montorfano che ci hanno accompagnato.
Ecco il video montato da Sandro.

domenica 15 dicembre 2013

Miniera Alfredo

Franco di Prizio, del Gruppo Speleo Montorfano, ci aveva tanto decantato le bellezze di questa lunghissima miniera e finalmente siamo riusciti a trovare una domenica libera in comune per andare a visitarla.
Quello che abbiamo trovato ha rispettato pienamente le aspettative; anzi, ci ha dato di più.
Naturalmente ci siamo fermati per cambiarci nell'unico punto della Val Trompia dove non batte mai il sole! Strati da 10 cm di cristalli di ghiaccio sublimato ed un freddo becco: yuhuu! :-(
naturalmente la galleria iniziale era un ingresso basso e l'aria fredda ci ha accompagnato per tutto il km fatto nel corridoio iniziale. Poi abbiamo deviato a sinistra trovandoci di fronte uno spettacolo incredibile: una lunghissima discenderia, con inclinazione sicuramente superiore ai 50°, era percorsa da uno spumeggiante torrente le cui acque saltellavano a fianco dei binari e sopra le traversine calcificate. Al suo apice l'acqua precipitava a cascata dal una galleria del livello superiore.


L'impossibilità di comunicare con i compagni, per via del frastuono dell'acqua, e le gocce che si depositavano sull'obiettivo, non ha consentito di eseguire degli scatti ottimali; ci toccherà tornare, così pure Damiano potrà scatenarsi con le riprese in macro.
Ai livelli superiori della miniera abbiamo potuto osservare dei tratti stupendamente concrezionati e policromi. Poi c'era il motivo principale per cui siamo venuti qua: la famosa scala di legno completamente ricoperta da colata calcitica, raggiunta tramite un delicato passaggio in arrampicata.


Molto piacevoli tutte le gallerie che si presentano spesso leggermente allagate e con i rami principali che hanno ancora sia le traversine che i binari che ora sono quasi completamente ricoperti dalla calcite. Ogni tanto si passa in zone riccamente adorne di concrezioni, in prevalenza bianche, che risaltano tantissimo sulla roccia scura da cui scaturiscono.


Un po' meno spettacolari i tratti di gallerie dove c'è la presenza della limonite: roccia marcia tenuta su da tronchi ancora più marci. La progressione era poco serena e stavamo ben attenti a non toccare nulla, ma bisognava documentare pure questo ed abbiamo optato per sacrificare il modello "più grosso" cosicché, nel caso di crollo, sarebbe stato più facile trovarlo per il recupero. ;-)


Veramente, chissà quanto manca al loro crollo ... però dovevamo passarci per andare a vedere le incredibili radici dei tronchi di sostegno della volta che sono state calcificate dall'abbondante stillicidio: cose mai viste!


C'eravamo dato un orario d'uscita perchè sapevamo che non ce l'avremmo fatta a vedere e fotografare tutto in una sola volta, anche perchè si stima in almeno 10 km lo sviluppo di questo complesso minerario.
Ringraziati e lasciati gli amici bresciani, ci siamo concessi un triste spuntino con panino e birra (avremmo preferito una bella pasta o una carnazza, sigh!) prima di fare ritorno a casa.

S-Team di oggi, da sx: Alberto, Donato, Simona, Massimiliano, Chiara, Sandro

sabato 18 maggio 2013

Miniera Paglio-Pignolino di Dossena

Nuovo sconfinamento lombardo ed ancora per andare in miniera. Questo tipo di escursioni ipogee ci sta intrippando sempre di più perchè è una bellissima ed interessante divagazione alle "solite" grotte naturali a cui siamo abituati.
Siamo accompagnati da Francesco, Marzia ed Ivan, che fanno parte dei gruppi Speleo Club Orobico di Bergamo e del Gruppo Grotte Milano.
Da queste miniere si estraeva prevalentemente florite ed hanno smesso definitivamente l'attività solo nel 1982 con l'abbandono di numerose attrezzature e macchinari che rendono affascinenate la visita delle gallerie. C'è da segnalare però che sempre più spesso si assiste al depredamento o danneggiamento di ogni tipo di suppellettile e chissà quanto tempo passerà per non trovare più nulla al suo interno. La miniera è di facile accesso a chiunque e le numerose frecce dipinte sulle pareti lo testimoniano. Sono numerosi pure i ricercatori di minerali che setacciano le pareti anche con piccole cariche d'esplosivo.


Abbiamo vagato in vari punti e su vari livelli, ma essendo accompagnati, non abbiamo prestato molta attenzione alla strada percorsa e sicuramente non saremmo in grado di rifarla da soli. Ci siamo solo goduti la miniera spensieratamente, facendo foto e filmati specialmente a vagoni, rotaie e macchinari vari.


Ma in queste zone ci sono pure i calcari della Formazione di Breno e, dove c'è calcare, c'è pure grotta! Ci sono alcune interessanti cavità, anche parecchio profonde, che si aprono nei pressi o all'interno della miniera, come l'Abisso 13 da noi visitato che scende a -250m. Visita che si è dovuta limitare al P35 del Pozzo dei Tubi dato che, in seguito alle piogge dell'ultimo periodo, c'era una marea di acqua che percorreva tutta la grotta. I pozzi di questo calcare sono spettacolari ed hanno tutti la bella morfologia tondeggiante. Torneremo per fare tutta la grotta: merita!


S-Team di oggi, da sinistra: Sandro, Marzia, Massimiliano, Ivan, Simona, Francesco



Queste alcune delle riprese video fatte:

domenica 10 marzo 2013

Miniere Val Camonica - seconda puntata

Nuovo giro in altre due miniere della Val Camonica, sempre accompagnati da Franco di Prizio del G.S. Montorfano, che ha approfittato di far conoscere il mondo sotterraneo pure a due giovani arrampicatori.
La prima era caratterizzata da gallerie inclinate, a volte anche parecchio ripide, intersecate su tre livelli dalle condotte orizzontali di carreggio dove erano ancora visibili i solchi delle traversine per i binari dei carrelli di trasporto. Su ogni galleria di carreggio arrivava un pozzo-scivolo su cui veniva buttato il materiale scavato che finiva direttamente sui carrelli per essere trasportato fuori.

Belli ed interessanti i filoni di ematite, un minerale che sfregato rilasciava dei brillantini, gli stessi usati nel trucco delle donne.
Il livello di concrezionamento era abbastanza alto, ma nulla a che vedere con la quantità e qualità della miniera visitata la volta scorsa. Non sono mancati angoli di estrema bellezza ed il "piatto forte" della giornata sono state le pisoliti, le bellissime perle di grotta, bianche o arancioni.
 Pisoliti bianche, di calcare puro
 Pisoliti arancio, con componente ferrosa
Alcuni tratti erano stupendamente concrezionati. 
Osservate la trave di legno completamente rivestita dalla concrezione.

Nella seconda miniera si accede tramite un pozzo di una decina di metri impostato lungo una stretta frattura nella roccia. Avevamo con noi la Chiara senza nessuna esperienza di verticalità speleo. In discesa l'abbiamo calata noi, ma la risalita se l'è fatta da sola tirandosi su sui bloccanti: bravissima!
Poco concrezionata, questa miniera era caratterizzata da numerose condotte scavate a mano, con ben evidenti i segni lasciati dagli scalpellini, e numerosi muretti a secco realizzati con i materiali di scarto degli scavi. E' una miniera molto antica e ce lo testimoniano alcune incisioni datate 1691.
Oltre alle splendide foto fatte da Simone Grossule, anche oggi la Simona ha realizzato delle riprese video che saranno utilizzate in un filmatino che monteremo in futuro.

Questa volta sì che abbiamo terminato in bellezza, proprio nella trattoria situata sopra l'ultima miniera visitata. Adoriamo i posti dove mangiare a km 0 dalla grotta!
S-Team di oggi: Franco, Simona, Chiara, Alberto, Sandro, Saverio e dietro Federico e Simone

 Tutte le foto fatte nelle miniere della Val Camonica le trovi cliccando qui