venerdì 6 dicembre 2019

Un Buso della Rana a… 360° !

Un'uscita in Rana per testare le prestazioni in grotta della nuova Gopro Max, action-cam che, grazie ai suoi due obiettivi ultra-grandangolari, è in grado di fare riprese a 360°


Di Bianca Trevisan

Affamati di grotta e motivati da questo nuovo progetto, ci accordiamo un sabato domenica per andare a fare una veloce girata in grotta.
A far colazione alla Pasticceria “Vecchia Malo” siamo io, Massimiliano, Laura, Filippo, Chicca e Stefano. E’ bello ritrovarsi ed impegnare la giornata in un’attività così appassionante come la speleologia, ancor più che la mattina è fresca, ma assolata. Pensiamo con malinconia a chi ne avrà approfittato per andare in montagna (vero, Sandro e Simo?!) ma oggi il “capogruppo” è Massimiliano e a noi non va tanto male, decisamente!
Arrivati al parcheggio dell’Incantamonte, ci cambiamo con tranquillità. Oggi i ritmi non saranno serrati, siamo in modalità “relax” e il motivo è presto svelato: lo scopo di questa uscita è fare dei test per delle riprese video a 360 °!
Siamo “vergini” a questa nuovo tipo di tecnologia, se non si considera il nostro supporto logistico a Lorenzo Rossato per le sue strepitose foto a 360° all’Abisso del Monte Novegno o al Lago d’Ops, sempre in Rana. Foto che vi invito ad andare a visionare assolutamente!
Una volta vestiti di tutto punto, indossati i caschi, accesi gli impianti, si entra!!! Siamo armati di faretti fino ai denti, e non avremmo paura di usarli! .. E non avremmo paura nemmeno di bagnarci le mutande a quanto pare… Il livello dell’acqua non è indifferente, pure la cascata a destro dell’ampio portale sputa fuori à volontè... e alla “Pila dell’Acqua Santa” ci facciamo il primo bagno.. brrrrrr che frescura!!!
Nonostante il quantitativo enorme di luci che spariamo tutto intorno a noi, ci muoviamo un po’ alla cieca… Infatti oggi, per la prima volta, proviamo la nuova GoPro Max di Massimiliano, una actioncam in grado di fare video e foto di 360 gradi, e in ambiente ipogeo non sappiamo come si comporterà o di quanta luce è effettivamente necessaria per ottenere un buon risultato, dove bisognerà poi indirizzarla, e se tenere gli impianti dei caschi accesi o spenti, con luce al minimo o al massimo, puntando la testa altrove o dove. Insomma, tutti interrogativi a livello di luminosità.
E Massimiliano, non avendo nessun feedback sul comportamento che la GoPro terrà in una situazione di “scarsa” luminosità, soprattutto non essendoci un precedente noto di questo tipo di riprese in grotta, ha lasciato tutte la configurazione in automatico, per verificare principalmente se nel video le zone scure presentano rumore e quanto possono dar fastidio le luci dei caschi , soprattutto nel caso entrassero direttamente nell'obiettivo.
Sono molte le incognite e i dubbi, che solo con l’esperienza potremmo dipanare. E una certezza su tutte: comunque vada, oggi sarà una giornata divertente e produttiva!
In più dobbiamo controllare che Massi non tiri una testata da qualche parte, distruggendo la GoPro Max 360 montata sul casco.
Tuttavia oggi non faremo molta strada...
Il programma prevede di seguiremo il Rampo Principale, salire su per la scaletta della “Cascata”, spararci il “Corridoio delle Stalattiti” e là praticamente ci fermeremo, per fare dietrofront…
Oltre ai test sui video, dobbiamo fare quelli per le foto a 360° e pranzare, soprattutto!
Per le foto decidiamo di concentrarci su due location molto simili tra loro, la prima è la sala dove di trova la scaletta della Cascata, e la seconda è.. indovinate? La sala con la scaletta della “Saletta Nera”.. che fantasia! Ma dateci torto, sono due ambienti fantastici, e il volume d’acqua presente in Rana rende tutto ancor più affascinante!

 
La terza è il “Cameron dei Massi”, siamo curiosi di applicarci anche ai grandi ambienti. E per chiudere il cerchio, ci cimentiamo sul laminatoio per vedere anche il suo comportamento anche negli ambienti stretti.

 

Nonostante tutto, anche qui le difficoltà non sono poche… se in una foto “classica” c’è un fotografo e un paio di modelli (toh, ciapa) e tutta una serie di persone che si occupano dell’illuminazione, qui siamo tutti modelli e tutti ci occupiamo dei fari, pure il fotografo. Infatti il primo ostacolo che incontriamo nel fare una foto 360 è far sì che il fotografo non entri in foto come un 'pampe' al momento dello scatto. E qui la GoPro ci viene in aiuto, visto è dotata di una funzione con lo scatto ritardato di 3 o 10 sec (meglio 10 dove si ha il tempo giusto per posizionarsi il più lontano possibile dalla GoPro). Anche in questa situazione, come per i video che non hanno nessuna configurazione “notturna”, optiamo per un settaggio automatico e quindi…….10 sec e >>CLICK<< ! La foto è fatta!
Fatte anche queste prove di fotografia, veniamo disturbati da dei rumori fastidiosi: le nostre pance che brontolano!!! Sono ormai le 14, è ora di uscire per raggiungere il premio di consolazione di questa giornata di “duro” lavoro, ovvero la bruschetta al Bar Bruschetteria di Faedo!! Qualche giorno dopo (in realtà, il giorno stesso), scaricati i video e le foto nel PC scopriamo quali accorgimenti adottare per le prossime uscite: ad esempio, gli impianti di luce dei caschi e le nostre luci portatili piacciono alla GoPro solo se non sparate verso gli obiettivi e ciò, in fase di realizzazione di video, comporta un problema nella progressione, perché è inevitabile che il fascio di luce del casco di chi sta alle spalle del videomaker finisca dentro all'obiettivo! Inoltre, nelle foto a 360° vigono le stesse regole della foto classica in ambiente ipogeo, con l’aggiunta di una cura particolare ed estrema per tutti i 360 gradi dalla posa dei modelli, alle luci che non devono bruciare pareti e che, appunto, non devono essere dirette verso gli obiettivi della action-cam …un lavoraccio per tutta la squadra!

E quanto ai risultati finali.. beh.. diteci voi!

Il video! Schermo pieno o su cellulare ruotandovi intorno.


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