venerdì 20 maggio 2016

Rana serale al Ramo dei Camini

di Bianca

Mi viene decisamente da ridacchiare.. Spengo il computer, timbro in ufficio e sgommo via come una saetta. Per cosa? Una cena? Un happy-hour in centro? Naaaaaaaa per stasera un programmino niente male: serale in grotta al Buso della Rana!
Sandro ha proposto una passeggiatina non troppo impegnativa (come non sapessi quello che mi aspetta) per fare qualche scatto nel Ramo dei Camini.
Destino vuole, tra l’altro, che io sia in possesso di questo salame niente male di “casada”, gentilmente offerto da mia madre: quale occasione migliore per condividerlo! Tagliato a fette, sta dentro la sacca speleo che è una meraviglia!
Stasera saremo in cinque: la sottoscritta, Filippo, Massimiliano, Sandro e Simona. Dovrebbe bastare per tutti!
Ci ritroviamo al solito parcheggio e ci cambiamo sotto gli occhi incuriositi dei clienti del ristorante e a quelli divertiti dei bambini, specialmente quando con Simona ci mettiamo a girare come delle pazze sulla giostrina girevole.
Prima di entrare in grotta ci sinceriamo di quali siano gli orari di apertura della cucina del “Bar Rana”: sarebbe terribile uscire e non poter mangiare una super bruschetta. Chiude alle 23-23.30. Ok. Abbiamo circa 3 ore per fare il Ramo dei Camini e tornare indietro, cambiarci e consultare il menù. E’ una corsa contro il tempo!
Però prima.. aspetta che facciamo spuntino col salame.. Mi piace questa concezione di speleologia: organizzare le uscite in base agli orari delle birrerie.


Già in prossimità dell’ingresso si sente il frastuono dell’acqua, si è formata la cascata, e questo è un po’ come un presagio: solitamente, indica che la Rana è in piena..
Ma dove dobbiamo andare noi l’acqua non dovrebbe rappresentare né un ostacolo, né un problema. Così, procediamo nella nostra amata grotta.
Scopro come sia faticoso camminare con l’acqua che arriva alle cosce, cercando di stare dietro ai miei compagni. In quaranta minuti siamo in Sala Pasa, anche se ho la lingua srotolata di fuori. Situazione a cui sto facendo l’abitudine da quando esco con gli amici dell’S-Team.
Rimango stupita da come sembrano diversi gli ambienti in base al livello dell’acqua, tutto pare diverso. E l’acqua riempie le sale e i meandri con voce a volte esile (quando ci gattoniamo sopra nel Laminatoio Bagnato), altre con voce tonante (sotto forma di cascata nella Sala Nera).
Ci vuole poco tempo per passare da Sala Pasa all’imboccatura del Ramo dei Camini. Ci inerpichiamo su per la corda e, subito così, senza nessun avvertimento, ci ritroviamo in questa splendida saletta che ha come protagonista uno stupendo camino cieco (punto 157 del rilievo).
Il Ramo dei Camini è proprio caratterizzato da questi stupendi cilindri, la cui base risulta sfondata rispetto il normale “piano di calpestio”. C’è un abbondante stillicidio, persino fastidioso quando devo prestare attenzione a dove punto la luce e tutte le gocce mi entrano precise negli occhi, nonostante gli occhiali.
Le pareti sono ricoperte di “concrezioni a manina”, questi camini sembrano opera di un paziente decoratore.
Una risalita fangosa su roccia friabile ci porta ad un corridoio di collegamento col secondo camino, dove riscontriamo un maggior stillicidio. Anche qui bisogna prestare molta attenzione: è una zona di crollo e la roccia si sgretola al nostro passaggio e sotto le mani.
L’ambiente è decisamente maestoso, mi starebbe pure simpatico se non fosse così umido. Ma abbiamo quasi finito.
Facciamo un paio di foto, Sandro sembra piuttosto soddisfatto, EVVIVA, non dovremmo stare troppo a lungo qua dentro, tra poco si va a mangiare!


Usciamo ancor più velocemente di quando siamo entrati. Non c'è neanche il tempo di fare la classica foto di gruppo perchè siamo in ritardo sulla tabella di marcia. Siamo tutti sfiancati ma appena il cielo sovrasta le nostre teste, rimaniamo incantati dalla luna piena che rischiara il nostro cammino verso le macchine. Ma questo spettacolo non ci rallenta, è tardissimo!
E’ quasi mezzanotte, infatti, quando varchiamo la soglia del Bar Rana, con Balìn che ci bacchetta per il ritardo e gli addetti alla cucina che tirano un sospiro di sollievo dopo che, molto gentilmente, hanno atteso il nostro arrivo per sfamarci e dissetarci a dovere!!

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