lunedì 17 dicembre 2012

Sorprendente Buso del Vento

Uscita da "turisti" ieri; destinazione Buso del Vento a Monte Magrè (VI) con la guida esclusiva del mitico Miguel.
Questa grotta, nonostante l'elevato sviluppo di oltre 3km, tutta orizzontale e vicina a Monte di Malo, risulta molto snobbata tra gli speleo. Il motivo è sicuramente dato dal suo famigerato ingresso: uno stretto e fangosissimo budello in discesa. Eloquente la fotografia del giovane speleo infangato fin sopra i capelli all'uscita dalla grotta e pubblicata sul meraviglioso libro "Dimensione Buio" di Busellato e Gruppo Grotte Schio. Ma Miguel dice che "xè bea, propprio bbea" ed allora andiamo a vederla!
Non ci pare vero di avere i sacchi così leggeri; anzi Sandro e Damiano addirittura NON ce l'hanno e si sono limitati al sacchettino appeso alla cintura. Miguel neanche quello! Simona e Massimiliano si vogliono male e vengono lo stesso con il sacco grande, anche se mezzo vuoto.
Risaliamo la valle che conduce all'ingresso e passiamo oltre alla presa dell'acquedotto che pesca l'acqua della grotta; ce n'è parecchia, chissà che bello dentro ...
Ci infiliamo nel piccolo pertugio dell'ingresso iniziando da subito a smerdarci di terra. Percorso prevalentemente in discesa, ma con alcune risalite e varie deviazioni che, se non ci fosse un cavo elettrico da seguire, sarebbe difficile trovare la via. Il clou del budello una stretta condotta lunga una decina di metri con una spanna di acqua e fango dove avanzi di fianco cercando di non tociare il corpo.
Siamo già tutti completamente marroni; figurati se ci viene voglia di fare foto in queste condizioni!
Finalmente sbuchiamo nell'attivo con la sua bellissima ed ampia galleria. Ci laviamo nelle belle e numerose pozze d'acqua alimentate dal vivace torrente. Beh, dato che è possibile pulirsi, allora venire a fare foto è fattibile.
Laghetti, cascatelle, roccia erosa, calcare chiaro punteggiato dal nero basalto con addirittura blocchi di lava effusiva che sporgono dal calcare: bello, bello! E camminare tranquillamente eretti, dentro l'acqua, tra i continui meandri della galleria: che goduria!
Ma il godimento si esaurisce di fronte ad una frana ed ora ci tocca il Cunicolo Yoga, 90 metri di strisciamenti, tociamenti nel fango e contorsioni tra i blocchi di frana puntellati qua e là.
E' il prezzo da pagare per le meraviglie che ci attendono oltre. Tutto il bello visto prima, ma ancora più bello, più grande, più godurioso! In Rana ci si sogna di camminare eretti e tranquilli per tratti così lunghi.
Passata Sala Astrakan, l'attivo è bloccato da dei crolli; si passa quindi nei rami fossili superiori che intercettano una serie di favolosi ed altissimi camini attivi. Ritornati all'acqua, la galleria diventa un'alta forra larga al max un paio di metri che termina in una saletta con un sifone che attende la visita di qualche volonteroso speleosub. Ma in questa saletta c'è qualcosa di strepitoso: fiori di gesso! E che fiori! Alcuni sono giganteschi; mai visti di così grandi. Peccato che sono abbastanza sporchi di fango e non hanno un bel bianco brillante. Lavoro per Damiano aperto.
Qui incontriamo Simone e la Michela che stanno uscendo. Michela era venuta per fotografare i fiori, ma una volta sul posto ha scoperto di avere la batteria della macchina fotografica scarica! Nooooo... che pollastra!
Poco dopo incontriamo pure Pierga, Claudia, Figata e Filippo che anche loro sono venuti in  gita in questa grotta. Loro si avviano fuori, mentre noi andiamo a visitare i rami fossili nella zona del bivacco per poi tornare indietro pure noi.
Una volta fuori ci guardiamo: siamo completamente marroni! Il rosso della tuta non si vede più; solo nei gessi eravamo usciti in queste condizioni! Per fortuna c'è il torrente che esce dalla grotta ed aprofittiamo per fare il bucato e liberarci dei chili di fango accumulati.
Raramente ci siamo entusiasmati così tanto per una grotta come in questa occasione. Bisogna che torniamo assolutamente per documentarla a dovere; magari verso quest'estate, quando farà più caldo fuori.
Solo 3,5 ore di permanenza: non ci pare vero. Quindi siamo i primi ad entrare al Bar Rana alle 15:30 appena apre! Doppia birra e tostone per tutti per concludere in bellezza.
S-Team di oggi: Damiano, Massimiliano, Sandro e Simona; special guest Miguel.
San



4 commenti:

  1. Interessante descrizione, mi incuriosisce andarla a vedere (quando farà caldo)
    Ma perché l'hanno chiamata "Buso del vento" prima ancora di sapere se Damiano ci sarebbe mai entrato?

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  3. .. mi prenoto per la prossima visita..magari.. la attesa rende ancor apiù affascinante la cosa...
    Lara

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  4. .. mi prenoto per la prossima visita..magari.. la attesa rende ancor apiù affascinante la cosa...
    Lara

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