Una volta cambiati, con temperature prossime allo zero, risaliamo il corso del Rio Muart superando alcuni salti rocciosi ed infilandosi nella splendida e sempre più incassata (con la "S"! non con la "Z") forra. Una risalita più ripida delle altre, una secca curva a sinistra ed eccoci all'ingresso. Uno dei più suggestivi avvicinamenti mai fatti!
Affrontiamo lo stretto budello denominato "Fuga da Alcatraz" e superiamo la strettoia che l'altra volta aveva respinto Pier Giorgio.Non ricordavo che il cunicolo successivo, "Buone Speranze", avesse tratti così stretti! Fatti all'andata in discesa non hanno pesato, ma al ritorno il sacco proprio non voleva saperne di avanzare e ci ha fatto sudare non poco. Era meglio trascinarlo invece che spingerlo; amen!
Finalmente le gallerie si fanno più ampie e, superata la frana, sbuchiamo nella sala più grande di tutta la grotta. Decidiamo di lasciare tranquillo il rametto di sinistra evitando di svuotare il laghetto che ne protegge l'accesso.
Scendiamo ad intripparci con le stupende stalagmiti arancioni della sala successiva.
Dopo il quadrivio la condotta diventa di dimensioni modeste, ma sempre abbondantemente concrezionata: stalattiti particolarissime, il pavimento costantemente ricoperto da colata ed angoli di rara bellezza allietano i nostri occhi. Arrivati alla frana, l'aggiriamo per la spettacolare risalita elicoidale e sbuchiamo nella bella sala alta che anticipa la fine della grotta.
Il ritorno è stato fatto quasi tutto d'un fiato e la fatica dei tanti bassi passaggi s'è fatta sentire.
Appena usciti abbiamo avuto la gradita sorpresa del caloroso saluto da parte di Claudio Schiavon che ci è venuto incontro portandoci tè caldo e cioccolate. Persona di una gentilezza unica. Grazie!
E per concludere, come alla mattina, non si trovava un locale dove andare a mangiare! Due ristoranti non cucinavano di sera e sul terzo ci siamo accontentati di pasticcio e pollo arrosto riscaldati. Vabbè, basta magnà e lo speleo si accontenta con quello che c'è.
Grotta molto bella, ma a nostro parere non adatta a principianti, nonostante sia orizzontale, per via delle strettoie iniziali.
San
In attesa di avere le foto in macro fatte da Damiano, clicca qui per vedere tutte le altre:
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S-Team di questa uscita: Massi, Damiano, Lara, Sara, Simona, Alberto e San
con gentile tenuta di faretto da parte di Claudio Schiavon
con gentile tenuta di faretto da parte di Claudio Schiavon
Nessun bar in Carnia?
RispondiEliminaNon ci sono più i friulani di una volta.
Bella Grotta.
Chissà se c'è la sala Fifurnio.....
Franco