25 Aprile giornata di festa e perché non festeggiare andando in grotta?
Le abbondanti piogge dei giorni precedenti ci hanno fatto saltare la visita della risogiva Star Cedat e quindi dirottiamo sul Carso dove il problema acqua non si fa mai sentire. Ritrovo in  Val Rosandra più precisamente a Draga Sant’Elia per ritornare a visitare la favolosa grotta Gualtiero Savi con lo scopo di documentare gli ambienti, a complemento dell'uscita di foto macro di pochi giorni fa (in fase di pubblicazione...).
Il
 parcheggio è pieno di macchine quindi ci si cambia in strada e nel 
mentre già c’è il pensiero agli assenti dell’S-Team che non potranno 
entrare con noi in grotta! Già
 perché a mio parere questa è una delle più belle grotte del Carso 
Triestino ed è un vero peccato perdere questa occasione!!!!
Dici
 Savi e già entri in una meravigliosa favola in un ambiente incantato 
tra stallatiti e stalagmiti, forme strane di colate di calcare dove dai 
vita ad animali e strani
 personaggi e se ci si mette un po’ della propria fantasia ci trovi 
posto anche a fate, gnomi, streghe e foreste incantate. Si, si entra in 
ambienti carsici incantati dove la luce del casco e i tuoi occhi ad un 
certo punto non sapranno più dove guardare dalla
 continua maestosità.
Ramo del Tuono
Vestiti di tutto punto seguiamo la strada pedonale ricavata dalla ex
ferrovia Trieste-Erpelle, detta anche ferrovia
 della Val Rosandra
 che era una linea ferroviaria che collegava Trieste alla stazione di 
Erpelle e Cosina. Dopo qualche centinaia di metri prendiamo un sentiero a
 destra che
 ci inoltra verso il monte Stena e verso la seconda entrata della Grotta
 esattamente nella sala dell’Amatriciana: già qui la grotta si presenta 
bene ma è solo l’inizio e il percorso è ancora lungo e quindi ci 
dirigiamo verso la grande colata alla nostra sinistra
 dove tra le colonne di calcare è stato trovato un piccolo passaggio 
“segreto” ed è li che la favola prosegue tra strettoie e cunicoli 
stretti e di media altezza, scalette e cavi tra discese e salite….eccoci
 arrivati al ramo del Calvario!
Da
 qui si sbuca in una sala enorme dedicata al primo presidente delle 
commissioni grotte Emanuele Morpurgo. Dopo vari ambienti stretti ci si 
meraviglia di tanta grandezza
 e tra stupore e gioia improvvisamente uno strano personaggio 
s’impossessa di Gianluca e silenzioso, silenzioso, si fa subito 
sentire…. entra in scena lo gnomo “Puffoente”!!!!!!
Ancora
 storditi dai gas tossici lasciamo andare per primo lo gnomoGian a destra 
verso la Galleria delle Eccentriche, qui la grotta fiorisce, i suoi 
cristalli di calcite trasparenti
 esplodono come rapiti dal vento…appunto.
Galleria delle Eccentriche ed inizio del Ramo del Tuono
Si
 prosegue e si entra nel Ramo del Tuono (e non è quello di Gian) ancora
 accolti da selve di stalattiti, imponenti colonne e splendide colate. I nostri occhi attenti scovano qua e là favolosi cristalli e margherite calcaree che sembrano galleggiare sull’acqua. 
Le "fioriture" del Ramo del Tuono
Ci si avvicina all’ora “x” per la 
consegna delle chiavi dello scrigno che custodisce questa meraviglia di 
grotta e allora via che si scappa verso l’uscita tra altre foto e non 
prima che l’incantesimo svanisca o altri strani
 personaggi s’impossessino di altri elementi dell’S-Team.Massimiliano
S-Team di oggi, da sinistra:
Sandro, Gianluca, Massimiliano, Donato, Pier Giorgio, Simona
Sandro, Gianluca, Massimiliano, Donato, Pier Giorgio, Simona
Tutte le foto della giornata le trovi cliccando qui.
 








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