di Bianca Trevisan
Ramo Principale, appena dopo il Trivio
In astinenza da grotte da parecchio tempo, non mi sono lasciata di certo sfuggire l’allettante proposta di un venerdì sera di documentazione fotografica al Buso della Rana con gli amici dell’S-Team.
finalmente terminata la settimana lavorativa, ci ritroviamo intorno alle 20 al parcheggio dell’Incantamonte. Siamo io, Massimiliano, Sandro, Simona, Stefano e Filippo.
Per questa occasione, abbiamo anche una base di supporto tattico esterno, ovvero il camper di Filippo: abbiamo previsto di uscire dalla grotta quando già la maggior parte delle birrerie saranno chiuse (e il mitico Bar Rana è in ferie!), pertanto serve un posto dove ristorarci (e per chi vuole, dormire). Il ristorante dell’Incantamonte è aperto, pertanto qualche avventore si avvicina a noi con curiosità (evviva, proprio quando sono in mutande!) e si chiacchiera un po’ del chi siamo, cosa andiamo a fare, la speleologia.
Finito di trafficare con la muta (abbiamo in previsione di stare in acqua a fare delle foto), partiamo alla volta dell’ingresso. Ogni movimento è pesante, camminiamo come dei palombari, è un caldo tremendo, e la tiepida serata ottobrina non facilita le cose..
Si entra in grotta, e finalmente troviamo un po’ di frescura.. forse troppa! L’escursione termica tra la temperatura esterna e quella interna crea una corrente d’aria non da poco!
Il programma di questa uscita prevede di fare delle foto nel Ramo Principale e nel Rampo delle Marmitte, arriveremo come punta estremo fino al Cameron dei Massi (a 600 metri circa quindi dall’ingresso), quindi non camminiamo molto quando Sandro ci ferma per la prima foto.
Arriviamo al Sifone, e superiamo Laghetto di Caronte, senza far foto, non sono per oggi oggetto del nostro interesse.
Solo dopo il Trivio ci fermiamo, le zone allagate sono le più belle e sono quelle che vorremo fotografare. Qui infatti c’è una bassa condotta allagata che ci permette di fare le prime foto, diamoci da fare! Chi si deve occupare dell’illuminazione deve trovare la posizione ottimale e riuscire a stare comodo in una zona bassa e con l’acqua, non è esattamente semplice! Ma finalmente ci possiamo rinfrescare, goffi e accaldati nelle nostre mute!
Arrivati al Cameron dei Massi, ci disponiamo per cercare di illuminare al meglio le zone, e sono quelle che a volte mi danno più problemi: nonostante ormai sia una “luce” collaudata, faccio fatica ad immaginarmi il risultato finale della foto, e quindi il più delle volte finisco per mettermi nel posto sbaglio illuminando la cosa sbagliata. Allora mi attengo alle istruzioni che mi vengono impartite, che è più semplice!
Ad un certo punto, sentiamo delle voci provenire dalla Cascata.. tocca fermare chi sta arrivando ancor prima di capire chi sia, siamo tutti in posizione! Ma la curiosità è forte, è sempre bello quando ci si incontra in grotta. Anche se non conosci la persona, siamo accomunati da una stessa grande passione, la speleologia, ed è come se si fosse amici da lungo tempo!
In questo caso, però, sono volti noti: Umberto e un altro ragazzo del Gruppo di Schio! Scambiamo due chiacchiere e facciamo parte del rientro insieme, solo che ad un certo punto ci perdiamo di vista: noi perché tagliamo per il Labirinto, loro perché proseguono per il Principale. Non ci siamo salutati, peccato !
Nel Labirinto ci fermiamo per fare qualche foto allo “scivolo” di argilla (quanti bei ricordi e quante risate!!) e alla bellissima diaclasi del Ramo dell’Argilla. Arrivati alle Marmitte, ci rendiamo subito conto delle difficoltà: acqua bassa e una gran corrente d’aria che increspa l’acqua.
Procediamo delicatamente per non sporcare troppo l’acqua, ci immergiamo ma l’acqua arriva a metà coscia. Ci raffreddiamo velocemente, cerchiamo di lavorare alacremente per poter uscire velocemente dall’acqua e poi… che fame! E’ passata ormai la mezzanotte e devo ancora cenare (mentre qualcun altro ha fatto aperitivo in camper mentre aspettava)!!
Ma ormai abbiamo finito..
Peccato che quando usciamo dalla Rana è tardi, è più o meno l’una, il parcheggio dell’Incantamonte è ormai vuoto, rimangono solo le nostre auto e quelle dei dipendenti del ristorante. Ci asciughiamo ma non c’è fredda di andarsene: i ragazzi dormiranno in camper, mentre io e Massi non lavoriamo di sabato. Ma la sosta per lo spuntino è d’obbligo.. affettati vari (salame, soppressa e prosciuttino!), panbiscotto, qualche sottaceto, pancia mia fatti grotta!!!
E’ stata una bellissima serata, e al solito non ci siamo fatti mancare nulla.. una splendida serata di fotografia documentativa, un gruppo di amici straordinari, post-grotta da leccarsi i baffi.. Quand’è che lo rifacciamo?!
Si entra in grotta, e finalmente troviamo un po’ di frescura.. forse troppa! L’escursione termica tra la temperatura esterna e quella interna crea una corrente d’aria non da poco!
Il programma di questa uscita prevede di fare delle foto nel Ramo Principale e nel Rampo delle Marmitte, arriveremo come punta estremo fino al Cameron dei Massi (a 600 metri circa quindi dall’ingresso), quindi non camminiamo molto quando Sandro ci ferma per la prima foto.
Arriviamo al Sifone, e superiamo Laghetto di Caronte, senza far foto, non sono per oggi oggetto del nostro interesse.
Solo dopo il Trivio ci fermiamo, le zone allagate sono le più belle e sono quelle che vorremo fotografare. Qui infatti c’è una bassa condotta allagata che ci permette di fare le prime foto, diamoci da fare! Chi si deve occupare dell’illuminazione deve trovare la posizione ottimale e riuscire a stare comodo in una zona bassa e con l’acqua, non è esattamente semplice! Ma finalmente ci possiamo rinfrescare, goffi e accaldati nelle nostre mute!
Ramo Principale dopo il Trivio
Ramo Principale dopo il Trivio: la nave
Ramo Principale, Camerone dei Massi
Arrivati al Cameron dei Massi, ci disponiamo per cercare di illuminare al meglio le zone, e sono quelle che a volte mi danno più problemi: nonostante ormai sia una “luce” collaudata, faccio fatica ad immaginarmi il risultato finale della foto, e quindi il più delle volte finisco per mettermi nel posto sbaglio illuminando la cosa sbagliata. Allora mi attengo alle istruzioni che mi vengono impartite, che è più semplice!
Ad un certo punto, sentiamo delle voci provenire dalla Cascata.. tocca fermare chi sta arrivando ancor prima di capire chi sia, siamo tutti in posizione! Ma la curiosità è forte, è sempre bello quando ci si incontra in grotta. Anche se non conosci la persona, siamo accomunati da una stessa grande passione, la speleologia, ed è come se si fosse amici da lungo tempo!
In questo caso, però, sono volti noti: Umberto e un altro ragazzo del Gruppo di Schio! Scambiamo due chiacchiere e facciamo parte del rientro insieme, solo che ad un certo punto ci perdiamo di vista: noi perché tagliamo per il Labirinto, loro perché proseguono per il Principale. Non ci siamo salutati, peccato !
Nel Labirinto ci fermiamo per fare qualche foto allo “scivolo” di argilla (quanti bei ricordi e quante risate!!) e alla bellissima diaclasi del Ramo dell’Argilla. Arrivati alle Marmitte, ci rendiamo subito conto delle difficoltà: acqua bassa e una gran corrente d’aria che increspa l’acqua.
Ramo dell'Argilla: lo scivolo
Ramo delle Marmitte
Ramo delle Marmitte
Peccato che quando usciamo dalla Rana è tardi, è più o meno l’una, il parcheggio dell’Incantamonte è ormai vuoto, rimangono solo le nostre auto e quelle dei dipendenti del ristorante. Ci asciughiamo ma non c’è fredda di andarsene: i ragazzi dormiranno in camper, mentre io e Massi non lavoriamo di sabato. Ma la sosta per lo spuntino è d’obbligo.. affettati vari (salame, soppressa e prosciuttino!), panbiscotto, qualche sottaceto, pancia mia fatti grotta!!!
E’ stata una bellissima serata, e al solito non ci siamo fatti mancare nulla.. una splendida serata di fotografia documentativa, un gruppo di amici straordinari, post-grotta da leccarsi i baffi.. Quand’è che lo rifacciamo?!
S-Team di oggi, da sx: Massi, Simona, Bianca, Stefano, Filippo e San segregato in parte perchè "nero" (razzisti!) che si è dimenticato la tuta speleo a casa!
Il video di Filippo:
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