lunedì 5 dicembre 2016

Pisatela: Ramo delle Gettate

Continuano i lunedì al Buso della Pisatela per documentare i rami secondari di questa splendida grotta, la parte a monte del Buso della Rana.


RAMO DELLE GETTATE: I MIGLIORI PERMESSI LAVORATIVI SONO QUELLI PER ANDARE IN GROTTA!

di Bianca Trevisan

E’ uno splendido lunedì mattina. E’ splendido perché dovrei essere a lavorare, ma invece no, sono le 6.53 e sto andando a raggiungere parte della squadra per questa giornata che impiegheremo al Buso della Pisatela.

Il ritrovo è a Spinea per me, Alessandro “Junior”, Giorgio, Luca e "San". Con "Ak", Daniele e Filippo invece è a Thiene, dove insieme ci fermeremo a Malo per una lauta colazione. Non si può andare in grotta senza aver messo in pancia un cornetto e un buon caffè!

Questo genere di uscite sono quelle che preferisco. Quelle in cui torno in una grotta che mi è già familiare, una di quelle dove, a fare un classico giro, non mi ci perderei perché conosco bene la strada, pozzetto dopo pozzetto, so dove si trovano appesi i pipistrelli, anche dove mi si incastra puntualmente la sacca. Mi fa sentire sicura, a casa. MA, c’è un MA! E’ una grotta di cui conosco un’unghia di tutto il totale, e oggi andiamo a visitare un ramo nuovo, il Ramo delle Gettate.

Così, giunti allo spiazzo adibito a parcheggio, ci cambiamo velocemente e alle 9.45 uno alla volta ci infiliamo nel cunicolo iniziale. Sento le “nuove leve” esultare, l’inizio per loro è promettente, finora hanno visto grotte “pulite” e ampie, e oggi si farà sul serio!

Cominciamo a scendere. Sono in testa insieme a Luca, e le direttive sono di raggiungere Sala dell’Orda, dove ci fermeremo per fare una pausa in modo tale da riunirci tutti quanti. Poco prima di arrivare alla nostra meta me la rido, l’ultima discesa che porta alla sala sarà cosa… due metri? Tre? E fare il giochino “Ora c’è l’ultimo pozzone da 60 mi mette allegria, ci cascano sempre tutti, come ci sono cascata io la prima volta, anche perchè ci affaccia nel nero del salone che desta una certa impressione.

Radunati tutti, si riparte, scendiamo verso la parte attiva della grotta e in breve tempo superiamo il passaggio dello Stargate attraverso il suo bypass. Siamo in largo anticipo rispetto la tabella di marcia, così ne approfittiamo per una visita alla Sala delle Mogli e per compiere il giro ad anello che porta alla sala sabbiosa, dove rimane (ahimè) il ricordo dell’amato castello di sabbia che a marzo avevamo rimodellato e ampliato.

Proseguendo, scendiamo per il P15 e finalmente arriviamo nel Ramo Giacobbi dove vengo incaricata di portare tutti (possibilmente sani e salvi) alla Bocca dello Squalo. Arrivati, conto con la mente… uno..due...sette..otto.. Oh, che bello, ci siamo tutti, non ho perso nessuno per strada!

Finalmente tiriamo fuori fari e macchina fotografica, immortaliamo le concrezioni di questo splendido passaggio e finalmente… FOTO DI GRUPPO, il momento preferito da tutti! Gran divertimento poi a giocare con le ombre sulla parete.


Siamo poco distanti dalla nostra meta. Qui infatti ci dividiamo in due gruppi.
Gli ex corsisti Giorgio, Daniele, Luca ed Ak, li mandiamo da soli a provare le emozioni dell'esplorazione (per loro) fino alla Sala Bianca senza guida. Io, Filippo, Junior e San ci infiliamo nello spotaccioso e stretto passaggio che porta al Ramo delle Gettate.


Un ramo che coglie tutti di sorpresa! Presentato come stretto, bagnato e sporco si dimostra essere almeno non così tanto stretto. Ma confermo: bagnato e sporco. Ci inzozziamo di fango come raramente accade, i nostri piedi sprofondano nel limo, ma qui troviamo un ambiente ricco di concrezioni come non avrei immaginato, fotografiamo uno splendido disco, antico di chissà quale era e memore di quando il livello del fango era decisamente più alto. Stalattiti rosse ricche di ferro. altrove microscopiche concrezioni bianche ricoprivano la volta del tunnel principale. Camminiamo su fragili tavolate sospese sul corso scavato dall’acqua. Rimaniamo tutti incantati!


Naturalmente, c’è sempre qualche simpaticone (tipo Junior) che gioca a tirare palle di fango in acqua e schizzare tutti ma qualcun’altrA non si lascia intimidire e risponde per le rime. Se prima eravamo umidi, adesso siamo proprio zuppi!
Tornado indietro ci viene incontro Daniele, smanioso di vedere il più possibile. Siamo tutti raggruppati e penso ormai sia ora di tornare indietro.

Visto che si deve uscire, tanto vale bagnarsi, per cui niente by-pass, passiamo direttamente per lo Stargate, dove mi diverto troppo a sentire gli strilli acuti dei ragazzi, l’acqua arriva all’inguine (ma non è così fastidiosa) e soprattutto ci evita di tornare nel “bostik” del P15. In poco tempo siamo fuori.

Ore 16.45. Siamo tutti alle macchine, ci cambiamo velocemente inscenando comici balletti per scaldarci (la temperatura ormai si è abbassata notevolmente) visto che siamo tutti bagnati.

Ma quando entriamo alla bruschetteria Faedo troviamo una splendida stufa accesa e il calore che solo una bruschetta accompagnata da birra sa dare. Non ci risparmiamo nemmeno qualche giro di grappa e il dolcetto (bruschetta con mascarpone e nutella, GNAM!)

E’ stata una giornata stupenda, produttiva, passata con delle persone meravigliose.
Abbiamo documentato una zona della Pisatela forse meno nota, ma sicuramente che merita una visita e che per questo motivo sono entusiasta di aver potuto documentare insieme all’S-Team
Con un promemoria: poi ci sarà da tribolare per lavare l’attrezzatura, vi ho avvertito!


S-Team di oggi, da sinistra: Junior, Daniele, Filippo, Ak, Giorgio, San.

2 commenti:

  1. Bellissimo! Grazie a tutti!
    Col venir della sera, a casa, grande opera di lavanderia....
    ...e il giorno dopo: asciugatura e ricomposizione del tutto (attrezzatura e abbigliamento).
    C'è sempre un "prezzo" da pagare... ma è il nulla rispetto alla soddisfazione.
    GZ

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