Va bene, il programma iniziale era ben diverso e, dato che
appena la settimana scorsa ci avevo accompagnato col mio gruppo speleologico il
CAI Giovanile in Sala Snoopy, tornare in Rana avrebbe potuto anche non
sconfinferarmi molto. In realtà ero ben conscia dei vantaggi: avrei potuto
dormire una mezzora in più, testare le ginocchiere nuove, la possibilità di
vedere qualche settore mai visitato e, soprattutto, un bel ripasso al percorso
per giungere al bivacco.
Con Sandro, Simona e Massimiliano siamo partiti con tutta la
tranquillità della classica gita domenicale, giusto la pausa per una bella
colazione alla pasticceria “Vecchia Malo” e alle 9.30 eravamo già all’ingresso
della grotta, nel vago tentativo di superare in qualche maniera un gruppetto
del CAI giovanile (accompagnati dagli amici del GSM) in visita didattica, in quanto volevamo decisamente superarli
per non ritrovarci in colonna nei passaggi critici, come quando si va in posta o al supermercato.
Soliti italiani che saltano la fila.
Ramo Attivo di Destra - Laminatoio Asciutto
Sandro aveva proposto una visita alla zona della Sala Ghellini, nel Ramo Attivo di Destra, e successivamente di visitare qualche ramo di cui ci fosse scarsa o antiquata documentazione fotografica. Niente di meglio per me, anche se non avevo messo in conto che forse avrei dovuto galoppare più del solito. Con un bel fiatone tipo locomotiva a carbone (il mio, perché il trio dell’S-Team era fresco come una rosa), dopo un’ora e rotti, siamo già a Sala Ghellini. Incontriamo anche un solitario di Verona che si ferma a fare due chiacchiere con noi per poi riprendere il proprio cammino verso il Lago d'Ops senza sapere la strada. Curiosi incontri.
Facciamo qualche foto e un retro-front per poter sfruttare
al meglio il tempo a nostra disposizione.
Simona individua un’apertura a “buco di serratura” alla
nostra sinistra, e ci infiliamo dentro per vedere di cosa si tratti; è il tratto a monte del Ramo Attivo di Destra, quello che nessuno fa mai perchè prende sempre la deviazione per Sala Snoopy.
Ramo Attivo di Destra - Zona a Monte
Entusiasti, ci ritroviamo a camminare in un meandro ben concrezionato, che seguiamo fintanto che non diventi cieco. Nella saletta terminale, dove in tre si stava decisamente stretti, troviamo una targhetta commemorativa della prima esplorazione del Gruppo Grotte "G. Trevisiol", datata 19 Gennaio 1969.
Sandro anche qui fa qualche foto, e ne approfittiamo anche per fare
uno spuntino (diciamocela tutta, barrette e frutta secca non si possono
definire “pranzo”!)
Continuando nel nostro giretto, ne approfittiamo per
infilare la testa anche verso la Sala del Cacciatore dove la scomodità di percorso, una strettissima fessura quasi verticale con pochi appigli, ci fa desistere ed optare per
un parziale giretto nel Ramo dei Camini dove ci facciamo una
simpatica foto di gruppo (c’è anche Pip!) alla base di uno degli splendidi camini che danno il nome a questo ramo e che torneremo a vedere prossimamente.
Simona, Massi, Pip, Bianca ed il mossissimo San alla base del Camino Tex
Ormai siamo di rientro. Tagliamo per il Ramo Morto (chi ha insinuato che stiamo cercando di superare i ragazzi del CAI giovanile??), che ovviamente ci distrae dal nostro intento, facendoci rallentare per scattare anche qui delle foto.
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