domenica 28 giugno 2015

E' successo tutto e di più, oggi alla Markov Spodmol

Questa domenica resterà per sempre nella storia dell'S-Team!
Siamo in quattro: Simona, Giulio, Pier Giorgio e Sandro. Partiamo da Gorizia, dove abbiamo partecipato al 35° Triangolo dell'Amicizia, e dopo 40 minuti di macchina e quasi 60km, arriviamo nei pressi dell'ingresso della grotta, un paesino prima di Postojna.
Iniziamo a prepararci, indossiamo la muta e Giulio chiede a Sandro: "Serve che porto via anche il mio faretto?"; attimi di silenzio ... faccia terrorizzata di Sandro ... "Noooooo!!!! I nostri li abbiamo lasciati in carica nella baita a Gorizia!!!". Inutile entrare senza luci: ci tocca tornare indietro a prenderli.
Ricambiamoci e via in machina, con grattata del fondo sulla strada dissestata (per fortuna, no problem), e torna a Gorizia di nuovo.
Rieccoci alle 12 a rimetterci la muta e preparare la roba per la grotta. Giulio chiede nuovamente a Sandro: "Serve che porto via anche il mio faretto?" ; ci facciamo tutti una bella risata, anche questa sarà da raccontare.

Sandro recupera i faretti dimenticati in carica 

Siamo tutti pronti; si avvicina Pier Giorgio che lamenta qualche problema con gli scarponi: gli si stanno staccando le suole! Che sia perchè quelle calzature hanno solamente 20-30 anni? La gomma della suola si sbriciola in mano. Decide di entrare lo stesso, ma si farà tutta la grotta con tanti problemi di stabilità e sofferenza per i piedi.

Le condizioni della scarpe di Pier Giorgio all'uscita dalla grotta 

Finiamo di vestirci al fresco dell'ingresso e finalmente entriamo fermandoci a fare foto in vari punti. La grotta è stupendamente lavorata dall'acqua ed è sicuramente tra gli inghiottitoi più belli e facili della Slovenia.

 Il primo lago puzzolente: la volta precedente l'acqua arrivava al petto
Appena oltre il primo lago, in corrispondenza della "curva parabolica".
L'ultima foto prima che Sandro perdesse il cavalletto.

In prossimità del lago più grande, Sandro si prepara per fare un'altra foto, ma fa un'amara scoperta: ha perso il cavalletto! Beh, la sfiga ha voluto questo: dopo l'ultima foto non ha chiuso bene il sacco. Durante il passaggio di un tratto con l'acqua al petto, il sacco è stato messo orizzontale a galleggiare sull'acqua ed il cavalletto si è sfilato fuori senza fare rumore e cadendo sulla parte più fonda del lago. L'acqua torbida ha impedito di vedere dove fosse e sono stati inutili oltre venti minuti di scandaglio con i piedi del fondo tirando su tutto quello che si sentiva sulle gambe. Purtroppo sono venuti a galla solo tronchi e rami, ma niente cavalletto. Ah, bene, anche questa sarà da raccontare!

 Il lago grande. Il cavalletto perso probabilmente giace dietro la curva dove si trova Giulio con la tuta rossa
Tratto poco prima del primo salto
I due salti della grotta (foto fatte a mano libera)

Alla fine Pier Giorgio se ne esce quasi senza scarpe, ma felicissimo di aver potuto vedere una grotta così bella nonostante il suo fisico sia sempre a lì a ricordargli i suoi 69 anni suonati.
Conclusione alla grandissima nella mitica trattoria "da Gianni" a Gorizia dove ci siamo spanzati con porzioni esagerate di lubianska (quadrato di 20cm di lato!) e cevapcici (una porzione ne conta circa 40!) annaffiate da ottima birra Zahre di Sauris alla spina.






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