domenica 7 settembre 2014

Buso della Neve 3

Durante le ferie d'agosto seguivamo a distanza la sequenza d'uscite degli amici di Schio che hanno portato all'apertura di un passaggio nel tappo di neve (oltre 6m in più rispetto all'anno scorso) ed all'installazione di un tubo d'accesso che dovrebbe garantire l'ingresso anche negli anni a venire.
Ci troviamo tutti a Galmarara e siamo ben 18 spelei di provenienza varia: Bassano, Rovereto, Schio, Venezia e Vicenza, cosa che consolida il fatto che ormai la speleologia si fa solo trasversalmente ai gruppi d'appartenenza.
Formiamo tre squadre: la prima dovrà armare il percorso, doppiare la calata nella Sala Zero e continuare gli scavi sotto la faglia. La seconda si occuperà della documentazione video-foto grafica; la terza inzierà la risalita di una frattura messa in evidenza dal disgelo nella Sala Mediana. Curiosi e speleoturisti si aggregheranno in ordine sparso alle varie squadre.
Rispetto a due anni fa, balza subito all'occhio la quantità di neve presente sul fondo della dolina: è quasi a raso dell'ultima cengia. Ora sul fondo della dolina si arriva sempre assicurati ad un cavo d'acciaio: buona cosa, ma il passaggio di tanti speleo ha reso la discesa fangosa e gli scalini naturali stanno sparendo.

C'infiliamo anche noi nel tubo provando per la prima volta l'esperienza dello "speleo inscatolato". Infilati i ramponi scendiamo nella Sala Mediana dove constatiamo il maggiore scioglimento dei ghiacci come verificato pure al Buso del Ghiaccio, ma pensiamo sia dovuto alla particolare stagione ricca di precipitazioni. Torneremo ad inizio estate per verificare se durante l'inverno si riformano oppure no.
Le foto di confronto, fatte più o meno dalle stesse posizioni, ci fanno notare che la massa del blocco centrale non è poi cambiata più di tanto: mancano solo stalattiti e stalagmiti.



Al fondo della sala, si nota una maggiore diminuzione e la colata che si è spezzata, segno evidente del normale movimento del ghiacciaio verso il basso.
Se invece andiamo a confrontare con le foto fatte negli anni '80 si nota che il blocco centrale di ghiaccio addirittura non esisteva! Al suo posto ci sono dei piccoli crateri causati dal gocciolamento.

Sala Mediana - Foto archivio GGS scattata negli anni '80

Facciamo anche altri scatti da posizioni differenti.

Sopra alla colata del fondo si è aperta una fessura che prima non era visibile 
e che è in corso di risalita esplorativa.


Scendiamo verso la partenza del pozzo per Sala Zero senza notare particolari variazioni nel percorso. Mentre scendiamo sentiamo che sotto hanno già iniziato a fare festa a base di manzi; ci uniamo al gruppo gustandoci un tè caldo rigenerante e poi via a far foto.
L'obbiettivo principale di questa nostra uscita era di fotografare il tappo di ghiaccio con gli speleo appesi sotto e dare le giuste proporzioni della grandiosità del fenomeno a cui ci troviamo di fronte. Questa volta Sandro ha portato via anche il teleobiettivo ed il risultato è eccezionale!



Abbiamo anche qui la possibilità di confrontare il tappo di ghiaccio con una foto fatta negli anni '80; è evidente che le variazioni in trenta anni sono minime, segno che il ghiacciaio gode di buona salute.


 
Risaliti da Sala Zero, Sandro nota un passaggio non visto da alcuno e scopre una sala riccamente adornata di concrezioni di ghiaccio che fotografa con soli due faretti a dispposizione, dato che gli altri s'erano già avviati verso l'uscita. Un'altra nicchia ad un livello più basso regala ancora meraviglie ed è così che passa un'ora senza neanche accorgesene.



All'uscita ci attende un bell'acquazzone, ma poi consente di tornare da Malga Zingarella a Malga Galmarara ripetendo il numero da circo fatto all'andata: 7 dentro e 5 appesi fuori del pickup di Flavio!
Abbiamo pure fatto le prime riprese video di un documentario che intendiamo realizzare nel corso del prossimo anno.  A breve un assaggino ....

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