domenica 28 luglio 2013

La Mitica

Piccola grotticella di soli 335m di sviluppo, ma veramente bella e varia.
Si può dire che sia la grotta ideale: avvicinamento 5 minuti, molte concrezioni, strettoie un po' impegnative, ma corte, salette, laghetti, passaggi acrobatici, tirolese, pozzetto e sifone. Che voler di più?
Ingresso

Dopo esserci accertati della posizione dell'ingresso torniamo a cambiarci alla macchina e troviamo un paio di amici del gruppo Lindner di Ronchi, anche loro qui per la visita alla Mitica.
Fuori saranno almeno 35° e non vediamo l'ora di entrare al fresco in grotta.
L'ingresso si trova all'interno della presa dell'acquedotto di Gabrovizza e mette subito a dura prova con una bella doppia strettoia su interstrato lunga un paio di metri la prima, un metro la seconda.
 La strettoia iniziale
La prima sala

Al bivio visitiamo il corto ramo di destra che termina presto in frana, ma che ci regala un soffitto con splendide concrezioni bianche che calano dalla roccia di flysh.
Superate due salette, divise da una strettoia classificata "tulliabile+" in discesa e "tulliabile++" in salita, affrontiamo un traverso che immette in una forra con il fondo occupato da profonde pozze d'acqua che costringono a numeri circensi e spaccate mozzafiato.
 Numeri circensi - La tirolese

Affrontiamo la tirolese sopra il lago del "turco bagnato" e ci caliamo nel P7 lasciatoci gentilmente armato dagli amici del gruppo di Cividale. Anche sul fondo del pozzo ci attende una bella pozza profonda che va ad alimentare la saga dei numeri per venirne fuori.
 Il P7 da sopra ...
... e da sotto

Tolti gli attrezzi (se ne poteva fare anche a meno) ci attende una pozza più larga del solito con passaggio acrobatico al limite della tenuta. Pier Giorgio tentenna nell'affrontarlo, prova un metodo tutto suo e ... SPLASH! si guadagna il soprannome di "Cagnotto"! (Giorgio si chiama già).
 Pier "Giorgio Cagnotto" prima e dopo il tuffo

E' il suo secondo tuffo con immersione completa di cui ci delizia (il primo lo aveva fatto in Rana) e passa alla storia come speleo-tuffatore. Fradicio, prende la via di ritorno con i monfalconesi mentre noi continuiamo la visita delle zone terminali della grotta.
 Zona terminale della grotta - Saletta dell'organo

Rientriamo anche noi fotografando i vari punti più caratteristici e, una volta fuori, il caldo ci toglie letteralmente il fiato.
Grotta veramente bella e soprattutto integra e non vandalizzata; auspichiamo che chiunque venga a visitarla abbia tutte le attenzioni per preservare un simile gioiellino.
Conclusione in bellezza (come al nostro solito) al prosciuttificio Dall'Ava Backery di Ponte San Quirino con crudo di S. Daniele e mozzarella annaffiati da ottima birra austriaca.
S-Team di oggi: Damiano, Pier Giorgio, Sandro e Simona (niente foto di gruppo, sigh!)


 Clicca qui per vedere tutte le foto fatte 


Rilievo estratto dal Catasto Grotte del FVG

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