La Cueva Ejidal si presenta con due ingressi che danno accesso ad una grande galleria fossile con alcuni punti riccamente concrezionati.
Uno stretto pertugio tra le concrezioni permette di accedere al sottostante ramo attivo, agevolati da una fune nella discesa. Qui è possibile seguire verso monte il corso d'acqua fino al sifone o visitare la sovrstante galleria fossile dove quest'anno è stata scoperta una nuova prosecuzione.
Seguendo l'acqua verso valle è possibile invece percorrere il bel ramo attivo per un lungo tratto fino a riguadagnare la luce del sole in prossimità di uno sfondamento del soffitto che si trova all'interno di una grande dolina di crollo.
Agli ingressi delle grotte si trovano spesso piantagioni di caffè
Poche, ma bellissime, le concrezioni del ramo fossile
Nell'attivo si trovano spesso queste caratteristiche vele ricurve
Scallops e roccia lavorata dall'acqua
Le rapide
Da questa, tramite la discesa di un pozzo di una decina di metri, si riguadagna la via dell'acqua entrando nella grotta Rio Osman che consente una nuova traversata ipogea lunga circa 600 m. Questa grotta presenta delle diramazioni fossili molto belle, ricche di sabbia e concrezioni.
Generalmente la galleria assume forma di un alta forra
Con queste ragnatele appicicose alcuni vermetti catturano gli insetti di passaggio
Ansa fossile ricca di depositi sabbiosi
il tratto con l'acqua più alta (il salvagente è stato usato solo per questa foto che potrebbe essere usata per la promozione turistica, anche se del salvagente proprio non ce sarebbe bisogno!)
Bellissima condotta freatica
Nel progetto di valorizzazione eco-turistica di questa bella zona carsica, la lunga traversata di queste due grotte rappresenta sicuramente un percorso di grande interesse e gratificazione, con la giusta dose di avventura, per i turisti che volessero visitare la zona accompagnati dalle guide locali.
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