sabato 3 marzo 2012

Cave di Prun

Ci sono posti creati dall'uomo un tempo molto frequentati e brulicanti di vita, ma che poi, per un motivo o per un altro, vengono abbandonati a se stessi e passano nell'oblio.
Le cave di Prun sono state intensamente sfruttate per l'estrazione della famosa pietra della Lessnia ed abbandonate decenni fa. Noi speleologi sappiamo che tutte le cavità che non sono state create dalla Natura sono estremamente instabili e diventano altamente pericolose quando l'uomo ne abbandona la manutenzione.
Le cave sono state scavate lasciando dei pilastri di sostegno alla volta, spesso troppo esili per consentire al soffitto di raggiungere un equilibrio stabile a franapoggio. La pietra tenera delle stratificazioni che fanno da soffitto ovunque, con il passare del tempo si è indebolita ed ha causato il crollo del soffitto in più punti. I crolli che si vedono sono avvenuti in diversi momenti, ma è chiaro che prima o poi ne avverranno ancora e le vistose crepe sono un segno inequivocabile. L'ultimo terremoto, con epicentro proprio da queste parti, ha causato nuovi ed importanti crolli.

La nostra documentazione fotografica è stata richiesta per portare l'attenzione delle autorità sul pericolo di nuovi crolli, specie nel tratto di cava che passa proprio sotto la strada comunale.
Comunque, anche se di origine umana, queste cave presentano un fascino ed una bellezza capace di destare meraviglia al visitatore che le percorre, specie se viene accompagnato da qualcuno che gli racconta la storia di questi luoghi.

Foto S-Team (Sandro e Donato) in collaborazione con Sandro Dalle Pezze.
Tutte le foto fatte le trovi cliccando qui.

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