domenica 28 dicembre 2014

Buso della Rana - Ramo Trevisiol

Ultima uscita dell'anno dedicata al nostro grande "amore", il Buso della Rana, parecchio trascurato dopo il tour de force fatto in occasione della realizzazione delle riprese video per il documentario "Rana-Pisatela 40km".
Sembra incredibile, ma non avevamo mai documentato uno dei principali rami della grotta; l'occasione era buona anche per prendere coscienza delle difficoltà del Ramo Trevisiol in vista della gita CAI Dolo del prossimo anno.


La nevicata della sera prima ha reso magico l'ingresso della grotta: che spettacolo! Sandro scatta a raffica, ma ne pagherà le conseguenze: macchina raffreddata e, una volta in grotta, la grande differenza di temperatura tra fuori e dentro (circa 14°C) ha fatto appannare tutto costringendo a riscaldarla dentro la tuta per almeno un quarto d'ora.
Non sono tantissimi i posti meritevoli d'essere fotografati; il ramo scorre via abbastanza anonimo, ma ogni tanto regala qualche bellezza come la lunga faglia ed angoli concrezionati.




Nella Sala della Trema, mentre ci stiamo preprando a fare foto, sfioriamo la tragedia. A Donato viene a mancare il macigno su cui stava in piedi e precipita insieme ad esso. Fortunatamente il sacco speleo che ha sulle spalle gli protegge la schiena, ma non gli evita di cadere pesantemente su una chiappa. Gran botta, ma poteva andare decisamente peggio.
Conclusione come da copione: Bar Rana con tostoni, bruschette, patatine ed ottima birra.

S-foradetesta-Team di oggi: Tai Lung, Simo, Maestro Ciop. El San



domenica 21 dicembre 2014

Buso della Rana, Ramo delle Colate

Era da tanto che non tornavamo al nostro amato Buso e non eravamo più abituati all'impegno fisico che questa grotta impone durante la progressione nelle sue gallerie. Alzati, abbassati, striscia, arrampica, via a carponi, busto piegato ed ogni tanto il "contentino" di poter camminare eretti; all'arrivo in Sala Pasa eravamo tutti ben accaldati.
Dopo il Laminatoio Asciutto giriamo per accedere ai Rami di Sinistra. Oggi faremo un servizio fotografico al Ramo delle Colate, uno dei più concrezionati della Rana, ma prima ci sono delle bellissime marmitte che meritano le nostre attenzioni.



Il Ramo delle Colate è abbastanza corto e ben presto esauriamo i punti caratteristici da fotografare. Stiamo per tornare indietro e ... toh! ecco che ti spunta il Pierga! Ha visto la nostra macchina in parcheggio ed è venuto a salutarci, ma come ha fatto a trovarci se non sapeva dove avevamo intenzione di andare? "Ho annusato l'aria seguendo l'odore dell'ammorbidente dei vostri vestiti ed ho osservato le tracce che avete lasciato". Azz..!!! Vabbè che ha tirato dritto fino alla colata del Ramo Snoopy, ma poi è tornato indietro e ci ha beccato! Incredibile, lui si che è un vero "cavernicolo"! :-)
Dopo i saluti, Pierga prende e se ne va; tanto sarà fuori tra non più di 10 minuti, altro che l'ora che ci abbiamo messo noi!

Abbiamo pure rifatto una foto in Sala Pasa, ma secondo Sandro si può far meglio.

Oggi abbiamo pure esaudito il desiderio di Sandro di fotografare le due sale delle cascate, quella sul Ramo Principale e quella sull'Attivo di Destra, riprendendole dall'alto. Grazie anche alla giusta portata, sono venute fuori veramente belle.


Incredibile: oggi in Rana siamo stati gli unici ad entrare. Eh, saranno stati tutti in giro a negozi a comprare i regali per Natale. Meglio per noi!
Conclusione al meglio, e come sempre, al Bar Rana. Oggi novità: panino salsiccia, formaggio e friarelli: una delizia!
S-Team di oggi: Sandro, Giulio, Simona, Massimiliano

lunedì 8 dicembre 2014

Ocizla


Dormire nell'ostello Ociski Raj e non andare a visitare le grotte lì vicino è veramente un delitto!
Senza voler fare lunghi giri per i sentieri della zona, la via più semplice e veloce è quella di passare il paesino di Ocizla e parcheggiare di fronte alla chiesa di S.Maria Maddalena.
Da lì si prende la strada sterrata che passa sotto e si seguono i segnavia gialli che in circa 15 minuti conducono agli ingressi delle grotte (vedi sulla mappa i numeri 12-11-10 e 9) passando all'interno di uno splendido bosco.
Legenda:
1 Ocizla, 2 izvir Luza, 3 mlin, 4 hrast, 5 slap Žlebina, 6 lipa, 7 jama S-3, 8 Jurjeva jama, 9 Miškotova jama, naravni most, 10 Meletova jama, 11 Blažev spodmol, 12 Ocijska jama, 13 počitek, 14 brezno, 15 deponija,16 lipa v spomin Karlu Kocjančiču, 17 most, 18 kaverne 1. sv. vojne, 19 bunker 1. sv. vojne, 20 strelski jarek,21 18. kaverna, 22 slap Cumpet, 23 izvir - vodovod, 24 Krmonov studenec, 25 Komunska hiša, 26 korita


La caratterisca di questa valle è la confluenza di tre valli con relativi corsi d'acqua che spariscono all'interno di spettacolari inghiottitoi.
Il primo che s'incontra è l'ingresso superiore dell'Ocijska Jama (Grotta di Ocizla), un pozzo di oltre venti metri, inaccessibile da sopra, senza discesa su corda, ma ci si può arrivare molto facilmente da sotto. Proseguendo per il sentiero, dopo una svolta a destra, si vede a sinistra una dolina con un ampio portale: è la Blazev Spodmol, un antico inghiottitoio ora abbandonato dalle acque. La condotta è lunga circa 150 metri, senza nessun interesse estetico (a parte gli ingressi) e con solo un passaggio un po' più impegnativo, ma facilitato dalla presenza di alcune staffe. Si sbuca quindi sul fondo dell'abisso visto precedentemente: un ambiente estremamente suggestivo.

Ingresso Blazev Spodmol e sbocco nel pozzo della Ocijska Jama

La galleria prosegue in alto ancora per poche decine di metri perdendosi in fessure dopo una bassa condotta dal fondo fangoso. E' questo il corso d'acqua meno attivo di tutto il sistema; si attiva solo in occasione di abbondanti precipitazioni e si getta con cascata sul fondo. La grotta più lunga inizia proprio da qui ed è accessibile solo agli speleologi dato che bisogna discendere numerosi salti e pozzi da attrezzare con le corde. Sarà una delle nostre prossime mete.
Tornati al sentiero, nelle immediate vicinanze, si trova la splendida Maletova Jama (Grotta della Cascata). Peccato che chiuda su sifone poco oltre lo spettacolare salto d'acqua. Noi, per motivi scenografici, siamo scesi su corda, ma poi si poteva facilmente risalire dalla parte opposta.

Maletova Jama

L'inghiottitoio della cascata si è aperto successivamente; in ere precedenti l'acqua continuava il suo percorso, ora asciutto, per buttarsi all'interno della Miškotova Jama v Lokah (Grotta dell'Arco Naturale) assieme alle acque di altri due torrenti, si cui ora solo uno attivo.
Anche qui abbiamo fatto prima a calarci su corda, ma se il torrente fosse stato in secca, si poteva scendere dal lato della cascata. Questo splendido ambiente ti lascia senza parole. E' bello immaginarselo quando qui confluivano i tre torrenti. Ora è dominato da un bel arco naturale di roccia ed una parete erosa che ricorda un albero di pietra. In questo punto confluiscono anche un paio di altre grotte di dimensioni minori in cui siamo andati a curiosare solo in quella sotto al ponte.

La zone di confluenza delle tre valli nella Miškotova Jama ed il bell'arco naturale

L'acqua s'innabissa in un ampio portale che va via via restringendosi con il pavimento ricoperto da una bella patina calcarea gialla. Impressionante vedere a che altezze si trovano rami e tronchi incastrati tra le pareti. A causa della portata elevata del torrente, noi ci siamo fermati dopo un centinaio di metri di fronte a profonde pozze in cui bisognava fare un bagno completo. La grotta continua per altri 500m e torneremo quando in secca o con le mute.

S-Team di oggi: Simona, Diana, Alberto, Andrea, Sandro

domenica 7 dicembre 2014

"Pisolitiska" Jama

Grotta delle Pisoliti, è questo il nome di fantasia che le abbiamo dato per non rivelare la sua vera identità ed invogliare troppa gente ad andare a visitarla, e magari portare a casa qualche "ricordino".
Una grotta con poco sviluppo, ma molto bella, suggestiva e soprattutto ricca di concrezioni tra cui migliaia di pisoliti, più o meno belle, ma in quantità veramente esagerata.



L'accesso è un grande tubo a cielo aperto profondo una cinquantina di metri con alla base la classica conoide di detriti. In corrispondenza dell'ultimo frazionamento c'era un grande nido, probabilmente di un rapace, confermato dalla presenza di numerosi boli, spiumamenti di uccelli ed ossa di animaletti vari disseminati su buona parte della base della conoide. Una visita durante il periodo della cova deve assolutamente essere evitata per non disturbare i piccoli e magari farli precipitare dal nido. O magari essere addirittura attaccati dal rapace che, dai richiami uditi, era lì in zona che sicuramente ci stava osservando.

Il ramo destro presentava sul lato sinistro numerosi laghetti poco profondi contornati da concrezioni.
Tutto questo lato ha il pavimento disseminato di pisoliti; non si comprende in che condizioni si possano essere formate dato che qui non c'è stillicidio ne apporti idrici significativi.


Stupendo il laghetto terminale, il cui accesso è delimitato da nastri rossi per impedire il calpestio di zone delicate e concrezionate a gours sul pavimento.


Dalla parte opposta alla conoide si apre un'ampia sala sul cui fondo si trova un basso passaggio che immette in una splendida sala riccamente ornata di concrezioni bianche: uno spettacolo.
Non finiremo mai di ringraziare Gianni per averci fatto visitare una grotta così bella e fotogenica.

S-Team di oggi: Roberto, Gianni, Simona, Luca, Sandro