domenica 30 novembre 2014

Grotta Cirenella

Ritorno alle origini per Sandro e Simona: è stata la loro prima grotta verticale fatta ben 18 anni fa, durante il corso d'introduzione alla speleologia del G.S. Malo.
Questa volta ci torniamo per farci un servizio fotografico. Grazie alla disponibilità degli amici del Gruppo Grotte Valdagno, abbiamo trovato la grotta già armata e potuto dedicarci tranquillamente al nostro "lavoro" senza l'onere di mettere e togliere le corde.
Oggi evento eccezionale: il rientro a fare grotte verticali, dopo quasi un anno dall'ultima volta, di tre s-teamiani: Gianluca, Lara e Tullio. Quindi niente faretti per loro, sarà meglio che pensino a concentrarsi solo sulle manovre in corda.

Molto bello e caratteristico l'ingresso, ma poi la prima parte si presenta stretta e meandreggiante e quindi poco propensa a farsi fotografare. Sono solo i due salti principali che ricevono quindi le nostre attenzioni: da sopra, prima, e da sotto al ritorno.

 Il primo pozzo di una certa dimensione - Il salone è impostato su due livelli.

Prima e seconda cascata

Il bello della grotta è il ramo attivo che scorre nella sua parte inferiore e lì restiamo tutti estasiati dalla sua bellezza. Peccato che sia così corto.
Usciamo con calma facendo le ultime foto e fuori ci attende una bella pioggia. Come se non bastasse, "spariscono" pure le chiavi della macchina (dopo averla aperta) e si perde una bella mezz'ora a cercarle sotto un'acqua sempre più insistente.
Torneremo sicuramente, sia per rivederla che per armarla per conto nostro.

S-Team di oggi, da sinistra: Simona, Lorenzo, Giuseppe, Gianluca, Alberto, Massimiliano, Sandro.
In basso a sinistra: Alessandro, Sara, Lara, Tullio.
Manca tanti ragazzi di Valdagno che sono usciti prima che potessimo fare lo scatto tutti assieme.

https://www.flickr.com/photos/33574189@N05/sets/72157649150070448/ Clicca qui per vedere tutte le foto fatte

lunedì 24 novembre 2014

Mostra fotografica "Cansiglio Sotterraneo"




Sabato 22 Novembre 2014 c'è stata l'inaugurazione a cui ha partecipato un numeroso ed interessato pubblico di cittadini e speleologi.

S-Team ha contribuito alla mostra con 16 fotografie sulle grotte Bus della Genziana e Abisso di Col della Rizza.

La mostra sarà aperta al pubblico dal 22 novembre al 31 dicembre 2014 nella meravigliosa sede di Villa Frova, Piazza San Marco a Stevenà di Caneva (PN), di fianco alla chiesa, con i seguenti orari:
lun-mer-gio 15:00-18:00
mar-ven        9:00-13:00
sab              14:00-19:00


domenica 16 novembre 2014

Miniera Sant'Aloisio

Siamo nella Val Trompia, in provincia di Brescia, ed anche questa volta siamo ospiti di Franco di Prizio & C. del Gruppo Speleo Montorfano.
La prima parte della giornata l'abbiamo passata in zona Pezzaze nella visita della miniera Regina, il cui ingresso è stato trovato dopo un lungo girovagare per i boschi soprastanti e "perdita" temporanea di parte dei bresciani.Questa miniera non ha un grande sviluppo e presenta delle belle concrezioni azzurre, ma è sprovvista di materiale ed attrezzature minerarie. 



Ci siamo quindi trasferiti nel pomeriggio a Collio per visitare la Miniera di Sant'Aloisio (cancello chiuso, servono le chiavi) dove al suo interno vengono effettuate delle visite speleologiche guidate (a pagamento) lungo un interessantissimo e lungo percorso.
Percorsa la lunga e rettilinea galleria di carreggio, si arriva alle gallerie estrattive che sono disposte su vari livelli collegati da alcune discenderie; una di queste è dotata di comoda scala che consente di salire a visitare tutto il complesso minerario ipogeo e scoprire le numerose sorprese che racchiude.







Dietro: Lara, Chiara, Alberto "Cip", Giuliano, Livio, Franco, ?, Donato "Ciop", Valentina
Davanti: Sara, Massi, "San", Simona, Pier Giorgio

https://www.flickr.com/photos/33574189@N05/sets/72157649302419286/ Qui tutte le foto della Miniera Regina
https://www.flickr.com/photos/33574189@N05/sets/72157649302419286/ Qui tutte le foto della Miniera Sant'Aloisio

sabato 1 novembre 2014

Bus de la Lum

E' tra le cavità naturali più conosciute dai non speleologi dato che è ampiamente segnalata da cartelli e pannelli informativi e soprattutto perchè ci si arriva con soli 5-10 minuti di passeggiata dal percheggio situato nella piana del Cansiglio, invasa ogni bella domenica da orde di gitanti.
La sua fama è dovuta alle tragiche vicende avvenute nella Seconda Guerra mondiale quando partigiani vi gettarono numerosi soldati nazisti, fascisti e civili (si dice centinaia) ricoprendoli con un ingente strato di detriti che ha alzato il fondo della grotta di qualche decina di metri occludendo il passaggio alla Sala della Lanterna.
E finalmente ci siamo entrati pure noi in questa storica grotta, approfittando del fatto che era già armata nelle due vie con l'ecezzione dei primi pozzi.
Dal rilievo ci aspettavamo un pozzone unico da 180m (il suo dislivello effettivo), ma invece esso ruota su se stesso impedendo la visuale verso il fondo e limitandola ai singoli tiri di corda. Quindi delusione per aver potuto fare delle foto solo nel tratto esterno e verso il fondo.


Attraverso l'imponente lavoro di scavo e contenimento della frana terminale, siamo quindi entrati nella bella e grande Sala della Lanterna dove abbiamo fatto pausa e scattato un paio di foto.


S-Team di oggi: Simona, Marco "Boa", Sara, "El San"; Massi si è offerto volontario per essere sacrificato agli dei del sottosuolo

Tornati alla base del pozzo ci siamo meravigliati di quanto scaricava nonostante non ci fosse nessun altro sopra di noi. Sassi piccoli per fortuna, ma sempre inquietanti. Il "Boa" parte e risale la corda per la Via dei Bellunesi, ma si accorge che è armata malissimo: la corda sfrega tantissimo su una protuberanza di roccia marcia che costringe chi sta sotto a restare accuratamente al riparo. Parte la Sara e mentre sale, si sentono i porconamenti del Boa: la corda è finita! Si tratta di una risalita esplorativa, non è la Via dei Bellunesi. E che caz..! Non c'erano mica altre corde da salire .... ma invece c'era. Mentre gli altri ormai stavano risalendo per la via dell'andata, Boa scopre la corda giusta in un posto dove non avevamo guardato. Amen.
Usciamo dal pozzo principale per la gioia dei turisti che vengono a visitare l'ingresso. Mentre aspettiamo gli altri, essi ci tempestano con le solite domande "com'è", "perchè lo fate", "come funzionano gli attrezzi" e così via.Alle 17 siamo tutti fuori anche se qualcuno dovrà rivedere un po' la sua attrezzatura se vorrà evitare in futuro di segarsi ulteriormente le parti intime!

Tre esemplari di "Speleo-Gnomus" del bosco del Cansiglio": Sara, Simona, Massimiliano

Poi tutti al Bar Genziana per l'aperitivo e riunirsi con gli altri che erano andati in Genziana.
La sera si conclude con la festa al Rifugio Vallorch assieme a tanti speleo-amici, vecchi e nuovi, per rispettare la tradizione di ritrovarsi al ponte del 1° novembre anche se quest'anno non c'era il raduno nazionale.
Il giorno successivo, favolosa camminata nel bosco.