martedì 4 marzo 2014

Gopro test alla Grotta della Poscola

Nuova uscita test di riprese video con la famosa action-cam Gopro Hero3+ Black Edition per capire al meglio pregi, difetti e modi d'utilizzo.
Il campo d'azione è la Grotta della Poscola, "sorella" meno famosa del Buso della Rana (drena anch'essa le acque dell'altopiano del Faedo-Casaròn), che sapevamo essere in piena dopo le abbondanti piogge di questo strano inverno.

Speleo-Team di oggi: Alessandro, Donato, Simona, Sara, Massimiliano, Sandro

Utilizzo su bastone
Abbiamo iniziato con la Gopro attaccata su un monopiede che, a nostro parere, è la modalità che consente di realizzare le riprese più spettacolari e da angolazioni insolite dove solo la fantasia dell'operatore è l'unico limite. Anzi, a volte bisogna stare attenti a non farsi sfuggire di mano il bastone, specie se ci si trova sopra a baratri o torrenti impetuosi; non deve essere piacevole vederlo volare via assieme alla videocamera!
Noi usiamo un monopiede della Manfrotto (questo abbiamo). E' pesante, quindi a volte stabilizza le riprese, ma altre volte sbilancia la videocamera lateralmente. Forse il "bastone" accessorio ufficiale potrebbe svolgere meglio questo compito.

Acqua
In ambiente acquatico la Gopro dà il meglio di sè, ma bisogna fare molta attenzione a non puntare fonti luminose verso l'obiettivo perchè le gocce sullo scafandro riflettono la luce e rovina le riprese. Il trattamento del vetro esterno consente alle gocce di scivolare via velocemente e quindi, dopo pochi secondi dall'uscita dall'acqua, il vetro è già bello pulito consentendo riprese di qualità.

Grandangolo
Dai test precedenti siamo giunti alla decisione di non utilizzare il grandangolo ultra largo per due motivi: meno distorsione (anche se la 3+ ha notevolmente migliorato rispetto al modello precedente) e campo di riprese più stretto. Che problema abbiamo riscontrato? Non ci era possibile posizionare luci fuori campo (o persone con il faro in mano) perchè con il super-grandangolo le faceva vedere nelle riprese.

Luci
Eh sì, nonostante la Hero3+ Black Edition abbia il miglior sensore tra le action-cam, c'è bisogno di molta luce per avere riprese di qualità non sgranate. Vedi test alla Paninska Jama.
Quindi, avendo luci del casco scarse, ci vuole almeno un faretto a luce diffusa da 2500 lumen (noi ne abbiamo in dotazione quattro).

Impostazioni
Le impostazioni che usiamo sono:
  • 1080p, NTSC, 60fps, 
  • Protune ON,  spot ON, inquadratura W,
  • bilanciamento del bianco Cam RAW, 
  • regolazione automatica luce scarsa ON
Queste impostazioni producono un video poco elaborato dal sensore della videocamera e devono poi essere corrette in fase di montaggio. Ad es. noi abbiamo applicato la "correzione automatica del colore" in Adobe Premiere Pro ed ottenuto un'immagine molto più nitida e ben bilanciata.
Su internet qualcuno suggerisce di far elaborare le riprese al programma scaricabile gratuitamente dal sito della Gopro; proveremo anche noi...

Collegamento wi-fi con smartphone
Questa volta ci siamo dotati di smartphone e relativa App per visionare la reale inquadratura della videocamera. Si è rivelato poco utile dato che le immagini arrivano sul cellulare con notevole ritardo.
E la cosa più fastidiosa è che non è possibile visonare le riprese fatte direttamente dalla videocamera: l'App obbliga prima a scaricare sullo smartphone il file video (decine di mega!) per poi vederlo. Una cagata! E poi, con wi-fi attivato, consuma molta più batteria.
Quindi, per noi, negativo.


Riprese con videocamera montata sul casco. 
Dopo le problematiche riscontrate nel test precedente non abbiamo migliorato di molto la situazione.
Questa volta abbiamo fatto un sacco di riprese con la videocamera storta lateralmente. Il casco si sposta per il peso della videocamera oppure essa si sposta ogni volta che premi il pulsante di accensione o ripresa. Ci vuole assolutamente una persona che la tenga sotto controllo e la riposizioni correttamente ogni volta che si sposta.
Per avere sempre la giusta quantità di luce ci siamo trovati tutti a progredire sempre con i faretti in mano (anche l'operatore); improponibile. Primo perchè raramente hai il lusso di avere le mani libera dalla progressione, secondo perchè così si sprecano le batterie delle luci. L'ideale sarebbe che tutti passassimo ad un'illuminazione da casco potente (tipo Scurion), assolutamente indispensabile chi ha la Gopro sul casco, ed usassimo i faretti solo durante le riprese "fighe". 

Bòn, per ora è tutto; godetevi le immagini


Video shots: Massimiliano Lazzari, Simona Tuzzato, Sandro Sedran
Photo: Sandro Sedran
Editing: Sandro Sedran
Lights: Donato Bordignon, Alessandro Pittarella, Sara Farnea, Massimiliano Lazzari, Simona Tuzzato
Music: Gregoire Lourme "Immortality"


2 commenti:

  1. Hei, venexjan, ti sei dimenticato del più grosso.
    Ha maledetto......:-D
    Ciao
    Donato

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  2. Orka l'oka! che svista! Scusa tanto ... rimedio subito ... :-(

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