domenica 18 dicembre 2016

RaNatalata 2016

Io ci metto la mano sul fuoco. E lo scrivo qui, nero su bianco: secondo me nessuno aveva veramente intuito le proporzioni di allegria e festa che questo evento avrebbe preso!


Tutto è nato da un’idea di Sandro (in realtà copiata dal ritrovo fatto in Gaibola lo scorso anno), ovvero di ritrovarsi in Rana per gli auguri di Natale, speleo e non, per fare festa tutti insieme.
La cosa interessante è che non c’è stato bisogno di una vera e propria logistica. I requisiti indispensabili erano che ognuno contribuisse alle vettovaglie, alle decorazioni e si lasciasse pulito alla fine della festa. La voglia di divertirsi la mettiamo? Ovvio!
Così è stato creato un evento in Facebook, sono partiti gli inviti e i passaparola.
Data prefissata: domenica 18 dicembre. Luogo: Sala da Pranzo nel Labirinto.
Il giorno della festa è arrivato in fretta: domenica mattina mi sveglio, mi alzo, prendo la mia bella sacca speleo nuova di patacca (finalmente la sacca large mi torna utile!), la riempio di cibaglie, ci infilo dentro le mie tre belle bozze di Parampampoli (sono stata 5 giorni a pensare al modo di portare delle bottiglie di vetro in grotta e, alla fine, sapete come si fa? Travasando il tutto nelle bottiglie di plastica, semplice no?!) e alle 9.30 sono al parcheggio del Buso della Rana. Che è già strapieno!
Trovo il mio gruppo dei Barbastrji (a cui ho dato forfait per contribuire all’organizzazione della festa), il Gruppo Grotte Treviso, intravedo il Gruppo Grotte Schio, gli amici di Valdagno, i ragazzi di Lavis, Sara da Ancona, Lorenzo con il suo amico Joseph, i Padovani, poi arrivano Diana e Laura, gli amici dell’ S-Team. C’è pure una delegazione del CNSAS.
Diana per fortuna ha pensato a tutti: ha una sacchetto pieno di addobbi natalizi, barbe e cappellini da Babbo Natale. Proprio lei mi propone di mettermi sul casco un piccolo pino luminoso. I due minuti sono un unicorno natalizio!


E poi, pian piano il parcheggio inizia a svuotarsi. Rimaniamo io, Achille, Chicca, Diana, Filippo, Laura, Sandro e Tullio. Che ci fa? Si entra in grotta, che domande! In breve tempo siamo in Sala da Pranzo e cominciamo ad apparecchiare. Una zona viene adibita al cibo, una alle bevande. Vengono allestiti dei fili di luci natalizie, qualcuno ha pensato pure alla musica. Quando finalmente abbiamo svuotato le sacche, è mezzogiorno e ..beh.. abbiamo stranamente uno strano languorino per cui, vai di aperitivo!
Stappiamo la prima bottiglia e CIN CIN! Ma non passa molto tempo che cominciano ad arrivare i primi ospiti. E poco dopo arriva un altro gruppetto di persone dalla parte opposta della sala. Insomma. E poi di nuovo qualcun altro. Insomma, in poco tempo, ci si muove a fatica!


E’ tutto un chiacchiericcio, qualcuno tira fuori persino un ukulele, Mirco sta cucinando una deliziosa crema di zucca coi crostini, poi arrivano anche Monica e Mike, cominciano a girare dei piatti con la salsiccia, polenta e crauti. Si fanno mille brindisi, alla Ranatalata! A Sandro! A Narduzzi!
Io giro con un bicchiere di vino bianco in una mano, un bicchiere di vino rosso nell’altra, e quando vedo una persone con testa di cavallo penso che forse sto esagerando con i festeggiamenti..
Intanto, il Parampampoli si sta scaldando sul fornello..
Quando sembra che più di così non ci si possa divertire, giù nello scivolo di fango!! A breve siamo tutti sporchi di fango in faccia, sul collo, e ci stiamo divertendo un mondo!
Non importa se non ci si conosce e si parla insieme per la prima volta: è come se fossimo amici da sempre. In grotta funziona così.


Purtroppo, come tutte le cose belle, anche questa festa deve finire, ma solo perchè il Bar Rana ha già aperto e "bisogna" trasferirsi lì. Così, quando praticamente non c’è più niente da mangiare o da bere, cominciamo a raccogliere pentole piatti bicchieri, si controlla di lasciare tutto come Madre Terra ci ha fatto trovare e si riparte verso l’uscita con un passo un po’ più dondolante rispetto a quando siamo entrati.
Ma la festa in effetti non è proprio terminata.. semplicemente si sposta al Bar Rana per gli ultimi saluti e l’ultimo bicchiere di birra e, perchè no?, un posto per la bruschetta si trova sempre!
E’ stata una giornata inaspettata, piena di festa. Vorrei ringraziare tutti e salutare tutti e anche ricordarmi il nome di chiunque. Ognuna delle persone presenti ha portato qualcosa di suo e lo ha regalato all’altro. Ed è questo che ha reso speciale questa RaNatalata.
Di cui non c’è bisogno di dirlo: non vedo l’ora che si riproponga l’anno prossimo!
Un abbraccio e…. HO HO HO, Buon Natale a tutti!!!!!
Testo: Bianca Trevisan
Foto: Luca dalle Tezze, Diana Carratta

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