lunedì 1 agosto 2011

Grotta sotto Contrada Volpi

Il tempo che è passato nelle ultime due settimane è stato costantemente variabile con rovesci piovosi, più o meno intensi, ogni giorno. Per la visita della Grotta sotto Contrada Volpi è caldamente consigliato andarci dopo lunghi periodi di siccità per bagnarsi il meno possibile. Noi non potevamo aspettare ed abbiamo deciso di andarci lo stesso!
Appena aperta la botola, abbiamo subito sentito il rumore di una cascata: "ah benòn! se gavèmo acqua quà, figurate più 'vanti!". Si vede che era parecchio che nessuno visitava la grotta: la botola era parzialmente sommesa dalla vegetazione.
Mandiamo avanti Gianluca, che deve fare pratica d'armo in vista del Corso di Perfezionamento Tecnico. Subito canna il primo fraz mettendo un deviatore instabile su uno sperone. San segue e corregge. ;-)
Dopo il sali-scendi fangoso, troviamo il saltino da 4m già armato, ma mettiamo lo stesso la nostra corda (corda unica da 59m da fuori fino a qui).
Meandrino e P15; armiamo verso il basso in direzione di invitanti fix che si riveleranno altamente instabili. Ma li riteniamo accettabili e scendiamo lo stesso. La parte bassa del pozzo è sotto cascata e spigendosi fuori si riesce a non bagnarsi. Non ci riesce la Sara che, con il discensore nuovo di palla che scorre poco, si fa una abbondante doccia. Foto e via verso il temuto basso cunicolo.
 
Secondo pozzo (P15) e la bella cascatella che ci siamo cuccati
Si avanza con ginocchia e mani nell'acqua e qualche volta anche la pancia. Una lama a metà sezione obbliga a strisciarci sopra al limite della praticabilità; ma nessuno aveva mai scritto nulla a riguardo! Poi le dimensioni aumentano ed il meandro diventa più comodo.
 Uno dei tratti più alti del meandro!
Prima saletta
Salette con i capelli d'angelo e poi un altro bel tratto da strisicare ed infilarsi tra le concrezioni con passaggi veramente esigui (anche questo non ce l'aspettavamo) con all'inizio una bella pozza da buttarsi dentro di pancia che aveva fermato Gianluca, timoroso dal dover osare tanto.
La terza saletta è quella più concrezionata di tutte e, oltre un bel blocco di grandi concrezioni si trova il pozzo finale. Intanto che Gianluca arma, noi facciamo qualche foto in sala. Sara e Massi iniziano a lamentare il freddo; siamo parecchio bagnati ed a stare fermi se ne pagano le conseguenze.
Terza saletta
L'ultima discesa avviene in un ambiente straordinariamente bello! Colate gigantesche declinano verso il fondo dove l’acqua, che con noi scendeva in un abbondante cascata, sparisce in fessure impraticabili, mentre drappeggi e vele di dimensioni esagerate pendono da ogni dove.
Il fondo del pozzo terminale
Una corda fissa consente di risalire una di queste colate fino all’ampia sala sommitale con il fondo completamente costituito da colata calcitica. Su di un lato, è un tripudio di stalattiti bianche e ocra con alcune eccentriche veramente curiose. Tanta abbondanza di concrezioni si era vista solo nel Carso. 
Anche Gianluca inizia ad avere parecchio freddo e la voglia di fare foto cala così tanto da indurci a smettere. Mai come questa volta le tute AV a bassa traspirazione, indossate da Sandro e Simona, hanno fatto la differenza: loro stavano benissimo pur essendo fradici. Pazienza, torneremo un'altra volta con meno acqua e renderemo il giusto merito a questo anbiente eccezionale.
Parte alta della sala terminale
Iniziamo la via del ritorno, con la Sara che baruffa con croll e maniglia nuovi di palla ad ogni frazionamento. I dentini lunghi ed appuntiti dei nuovi attrezzi fanno fatica a staccarsi dalla corda durante le manovre; il problema è amplificato poi dalla poca esperienza di corda della Sara, ma quella che basta per togliersi dall'impiccio da sola, anche se con i suoi tempi.
Durante il disarmo del P15, a Gianluca rimane in mano il fix dove ci eravamo ancorati e su cui nutrivamo qualche dubbio! Si è completamente sfilato! Poi ha scoperto che l'armo buono era traversando alti sulla testata del pozzo.
Alle 18 siamo fuori tutti: 8 ore, ma facendo tutto con estremissima calma.
Scopriamo che verso l'una ha piovuto. Avevamo il terrore che questo potesse accadere, ma ha piovuto poco e ci è andata bene. Birrozzo di rito e poi via a casa.
L'S-Team di oggi: Sandro, Gianluca, Sara, Massimiliano, Simona

5 commenti:

  1. belle le foto e anche la descrizione
    lar

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  2. Le foto sono molto belle, ma non dire che non eri stato avvertito sia del tempo che del passaggio molto stretto, noi a volte toglievamo tutto per farlo. Però complimenti al tea, foto che sono degne di una grotta così bella.
    Marco Casali

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  3. Per evitare di bagnarsi sul p.15 basta prendere la fessura sulla destra circa 2 metri prima del pozzo;porta dietro alle stalagmiti che stanno in alto sulla destra e da qui si scende su attacco naturale senza bagnarsi!!

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  4. Grazie "Paolo"; quando torneremo per fotografare meglio il salone finale, faremo la variante da te indicata

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  5. Ciao San. Siamo stati oggi nella grotta ed effettivamente.....mancava solo un po' di bagnoschiuma!

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