domenica 29 dicembre 2013

Planinska Jama

Non ci stancheremo mai di tornare in questa grotta, almeno fino a quando non avremo percorso per intero tutti i suoi rami.
La sua eccezionalità sta nella presenza della confluenza sotterranea di due fiumi (FIUMI, non torrentelli!) all'interno di grandiose gallerie: il Pivka, proveniente dalle grotte di Postumia, ed il Rak, proveniente dal polje di Cerknika e da Rakov Skocjan.
Questa volta abbiamo risalito il Rak percorrendo la ferrata che corre alta sul fiume per un centinaio di metri. Impressionante guardarsi intorno e vedere solo che nero, da quanto grande è la galleria, col suggestivo rimbombo della cascata che il fiume compie più avanti.



Siamo saliti nel ramo Katernov dove abbiamo percorso un'alta diaclasi, a tratti concrezionata, che porta su una finestra che si affaccia sul corso del Pivka.



Tornati al fiume Rak, abbiamo immortalato la cascata da varie posizioni e ci siamo infilati poi nel ramo Rudolfov, un attivo fangoso e di scarso interesse a parte qualche piccolo proteo.
Tornati al Rak ci siamo sbizzarriti con le foto alle rapide ed ai grandi ambienti. Più avanti si può andare con i gommoni solo d'estate quando il fiume è in magra; torneremo.


Scoccia un po' dover pagare la guida (25€ a testa), ma gli ambienti sono unici e difficilmente riscontrabili da altre parti con simili dimensioni e con fiumi con così tanta acqua.
Primo test della Gopro Hero3+ in grotta: vi faremo sapere ...

S-Team di oggi, da sinistra: 
Sandro, Damiano, Alberto, 3 componenti del gruppo di Planina, Simona, Chiara, Alessandro

Conclusione in bellezza alla gostlina Portus di Unec.





sabato 28 dicembre 2013

Rakov Skocjan in notturna

Seconda uscita di foto in notturna in luoghi dove normalmente tutti visitano e fotografano durante il giorno.
Forti della nostra abilità di fotografare le grotte, per noi è semplice applicare le stesse tecniche anche in luoghi esterni, ma facendo le foto di notte come se ci trovassimo sotto terra.
Qui siamo noi a decidere dove mettere le luci e cosa illuminare e non il sole! Questo ci consente molta più creatività e la possibilità di mostrare "sotto un'altra luce" posti molto noti.
Credo che programmeremo ancora altre uscite del genere.
Questa sera ci siamo concentrati sulle Zelske Jame, la zona di Rakov Skocjan (Valle dei Gamberi) da cui il fiume Rak viene all'esterno dopo il suo tragitto sotterraneo dal lago di Cerknika.
Eravamo in quattro: Sandro, Simona, Alberto e Chiara.




Il ponte sospeso a 50m sopra di noi: sembra una foto in negativo di quelle che normalmente si fanno di giorno e che ripropongo qui sotto. Quelle in notturna sono molto più suggestive e misteriose.

 Illuminazione da sopra delle aperture: una splendida idea della Simona



domenica 15 dicembre 2013

Miniera Alfredo

Franco di Prizio, del Gruppo Speleo Montorfano, ci aveva tanto decantato le bellezze di questa lunghissima miniera e finalmente siamo riusciti a trovare una domenica libera in comune per andare a visitarla.
Quello che abbiamo trovato ha rispettato pienamente le aspettative; anzi, ci ha dato di più.
Naturalmente ci siamo fermati per cambiarci nell'unico punto della Val Trompia dove non batte mai il sole! Strati da 10 cm di cristalli di ghiaccio sublimato ed un freddo becco: yuhuu! :-(
naturalmente la galleria iniziale era un ingresso basso e l'aria fredda ci ha accompagnato per tutto il km fatto nel corridoio iniziale. Poi abbiamo deviato a sinistra trovandoci di fronte uno spettacolo incredibile: una lunghissima discenderia, con inclinazione sicuramente superiore ai 50°, era percorsa da uno spumeggiante torrente le cui acque saltellavano a fianco dei binari e sopra le traversine calcificate. Al suo apice l'acqua precipitava a cascata dal una galleria del livello superiore.


L'impossibilità di comunicare con i compagni, per via del frastuono dell'acqua, e le gocce che si depositavano sull'obiettivo, non ha consentito di eseguire degli scatti ottimali; ci toccherà tornare, così pure Damiano potrà scatenarsi con le riprese in macro.
Ai livelli superiori della miniera abbiamo potuto osservare dei tratti stupendamente concrezionati e policromi. Poi c'era il motivo principale per cui siamo venuti qua: la famosa scala di legno completamente ricoperta da colata calcitica, raggiunta tramite un delicato passaggio in arrampicata.


Molto piacevoli tutte le gallerie che si presentano spesso leggermente allagate e con i rami principali che hanno ancora sia le traversine che i binari che ora sono quasi completamente ricoperti dalla calcite. Ogni tanto si passa in zone riccamente adorne di concrezioni, in prevalenza bianche, che risaltano tantissimo sulla roccia scura da cui scaturiscono.


Un po' meno spettacolari i tratti di gallerie dove c'è la presenza della limonite: roccia marcia tenuta su da tronchi ancora più marci. La progressione era poco serena e stavamo ben attenti a non toccare nulla, ma bisognava documentare pure questo ed abbiamo optato per sacrificare il modello "più grosso" cosicché, nel caso di crollo, sarebbe stato più facile trovarlo per il recupero. ;-)


Veramente, chissà quanto manca al loro crollo ... però dovevamo passarci per andare a vedere le incredibili radici dei tronchi di sostegno della volta che sono state calcificate dall'abbondante stillicidio: cose mai viste!


C'eravamo dato un orario d'uscita perchè sapevamo che non ce l'avremmo fatta a vedere e fotografare tutto in una sola volta, anche perchè si stima in almeno 10 km lo sviluppo di questo complesso minerario.
Ringraziati e lasciati gli amici bresciani, ci siamo concessi un triste spuntino con panino e birra (avremmo preferito una bella pasta o una carnazza, sigh!) prima di fare ritorno a casa.

S-Team di oggi, da sx: Alberto, Donato, Simona, Massimiliano, Chiara, Sandro

lunedì 9 dicembre 2013

Gli insetti della Grotta dell'Elmo

Durante l'uscita alla Grotta dell'Elmo, mentre la squadra fotografica si dedicava alla documentazione dei luoghi più suggestivi della sala del fondo, Damiano se ne restava da solo in disparte, attratto da chissà che sulla sommità della conoide detritica che si trova alla base del P78 d'accesso.


Dove noi ci avevamo tranquillamente camminato sopra, c'è un mini-mondo pieno di vita con insetti di ogni specie e dimensione. La luce esterna riesce ad arrivare fino a qui ed in questo luogo s'incrociano insetti troglofili (che si trovano pure all'esterno) e troglobi (che vivono esclusivamente in ambiente ipogeo). I primi sono facilmente identificabili per via delle colorazioni scure o addirittura sgargianti; i secondi hanno la caratteristica depigmentazione che li fa apparire di colore biancastro, a volte quasi trasparente.
Purtroppo non c'intendiamo di fauna insettivora e se tra chi ci legge ci fosse qualcuno che potesse indicarci i nomi delle bestie che compaiono nel filmato, gliene saremmo molto grati.
San

Le note dell'autore:
La caratteristica di questa grotta è il pozzo iniziale a cielo aperto di 78 metri; essa mi ricorda la tanto amata Grotta Noè e già questo mi ha fatto pensare una cosa: "pozzo a cielo aperto" = "cono detritico" e "cono detritico" = "insetti ed animaletti vari" e tutti all'S-Team sanno della mia passione per queste creature.
Anche se la stagione non era quella giusta metto nel sacco la mia compatta (Nikon Coolpix AW100), tanto è piccola e poi non si sa mai. Mai questa decisione è stata più azzeccata.
Una volta sceso sul fondo del pozzo mi accorgo di uno bellissimo scarabeo verde; un po' più in là c'erano delle lumachine e poi ragni, millepiedi ecc. ecc... Insomma non ho capito più niente e mi sono affrettato a tirar fuori la compatta.
Eravamo in sei quindi, anche se mi appartavo, Sandro non aveva problemi a fotografare i bellissimi ambienti (scopo dell'uscita).
Fatti un paio di scatti ho schiacciato per caso il pulsantino per le riprese (non ci avevo mai pensato di usarlo da quando ho comprato la macchina) e mi si è aperto un nuovo mondo.
Ho "giocato" così a fare il regista per un giorno (di solito lo fa la Simona che è molto meglio di me) sino all'esaurimento della batteria. Soddisfatto mi sono riunito al gruppo a dare una mano per le ultime foto.
Il problema è arrivato una volta a casa quando ho scaricato il tutto sul computer; questi (essendo dell'era mesozoica) si è completamente rifiutato di mostrarmi le immagini in Full-HD e quindi ho dovuto chiedere aiuto a Sandro che ha montato il tutto assieme alla Simona che ha scelto la musica.
È la mia prima volta da cameraman e non tocca a me dare dei giudizi ma mi ritengo molto soddisfatto e forse ci riproverò, ma questa è un'altra storia.
Ciaociaociao Damiano.
Un grosso grazie a Sandro e Simona per l'aiuto senza di loro tutto quanto sarebbe rimasto nel mio computer per sempre.



mercoledì 4 dicembre 2013

Grotta delle Margherite: il video

A distanza di due anni dalla nostra ultima visita, e ben quattro dalla precedente, finalmente le riprese video realizzate in quelle occasioni emergono dai meandri del nostro archivio su hard disk e possono finalmente essere viste da tutti, ma soprattutto anche dagli altri componenti dell'S-Team.
E con questo video inizia pure una nuova era per la nostra squadra: finalmente non è solo Sandro a fare i montaggi, ma con questo filmato entra in scena pure Massimiliano che, anche lui, inizia a prendere confidenza con Adobe Premiere Pro e le enormi perdite di tempo davanti al pc per fare questo lavoro.
Buona visione.
San