domenica 24 marzo 2013

SpeleoToscanata 2013

Come da nostra tradizione, anche quest'anno ci siamo concessi un weekend primaverile in Toscana. E, come da tradizione, ci siamo beccati pioggia e fresco!
Quest'anno siamo stati ospiti degli amici del gruppo di Pistoia, invitati da Daniele Antonetti a fare la nostra proiezione "Le vie nascoste dell'acqua" nella loro città.
Partiti venerdì sera, dopo aver cenato con i mitici panini degli autogrill (che a noi piacciono davvero tanto!) siamo arrivati a casa di Patrizio Pierallini che ci ha gentilmente ospitati dando un letto a noi quattro (San, Sim, Alb e Max) + Daniele. Dopo aver fatto un assaggio di tutti i liquori presenti nella sua cantinetta, ci siamo inlettati abbastanza presto per affrontare l'intensa giornata che ci attendeva sabato.
Ritrovo con gli altri pistoiesi, Nicola, Loriano e Francesco, e via per la Versilia. Pausa pasticceria a Seravezza (vedo che anche qui hanno buone abitudini), dove prendiamo pure la merenda per la grotta, ed alle 10 siamo pronti per entrare in Corchia dall'ingresso del Serpente.
Pozzo Empoli, tratto turistico, posso Suzanne e poi giretto nel Ramo del Giglio dove la Simona fa qualche ripresa video e Sandro testa la nuova macchina fotografica. Terrore vivo quando si appanna tutta per dentro, dopo una decina di minuti di funzionamento egregio. Apertura dell'obiettivo ed acclimatazione anche delle parti interne e poi tutto ok.
 Ramo del Giglio - Pozzo Suzanne

Ramo del Giglio

Rientro con deviazione per il meraviglioso Ramo della Neve che doveva assolutamente essere visto da Alberto e Massimiliano, dato era la loro prima volta in Corchia. Il posto più faticoso di TUTTO il Corchia? La risalita sulle scalette del tratto turistico! Non osiamo immaginare quanti porki tirano i turisti ... ;-)
S-Team di oggi, da sinistra: 
Francesco, Nicola, Simona, Sandro, Daniele, Loriano, Massimiliano, Alberto

Una volta fuori, sul sentiero di discesa, Sandro cade in avanti e per poco non ci rimette i connotati andando a sbattere con la tempia su un sasso sporgente! Per fortuna la testa era girata di lato ed aveva ancora il casco addosso....
Siamo usciti con largo anticipo sui tempi previsiti e, dopo una birretta, rientriamo a Pistoia per andare a provare gli impianti nella sala in cui faremo la proiezione "Le vie nascoste dell'acqua".
Cena "dagli anarchici" (prezzi incredibilmente modici rispetto alle nostre parti!) e poi via ad allietare un centinaio di spettatori con le nostre immagini. Birrozza in piazza in centro a Pistoia e poi alle 2 siamo tutti a nanna senza dare fondo alle bottiglie di Patrizio (quindi potete pure andare a trovarlo, che c'è ancora da bere!).
Pistoia
Domenica ci congediamo dagli amici pistoiesi e rientriamo a casa facendo il giro per Colonnata dove andiamo ad inlardarci in una bella osteria del paesino. Giro tra lo scempio delle cave e visita guidata all'interno di una di esse, la Fantiscritti.
Rientro a casa tristissimo con la pioggia che ci ha accompagnato per quasi tutto il viaggio.


Canon EOS 6D: una bomba!

Primo test ipogeo per la nuova macchina fotografica. Grotta d'eccezione: Corchia, Ramo del Giglio.
Finalmente, con un notevole impegno finanziario, sono passato al full-frame, il più grande dei sensori presenti nelle macchine fotografiche digitali; ero impaziente di vedere come si sarebbe comportato in condizioni di scarsa luminosità, anche se a priori lo sapevo già (altrimenti non l'avrei comprata!).
Infatti ho prima studiato a lungo la dettagliatissima prova pubblicata sul mio sito di riferimento per la fotografia: www.dpreview.com .
Sostanzialmente si tratta di una EOS 5D Mark III depotenziata. Sostanzialmente le cose che ha in meno sono il numero di punti focali e la velocità di scatto a raffica, fattori di cui sottoterra si può trnaquillamente fare a meno. Anzi, ci sono pure dei punti a favore della 6D: minor peso, wi-fi (che non mi interessa) e GPS integrati e, cosa di non poco conto, almeno 1000 € di costo in meno! 
L'obiettivo che ho montato è il Canon EF 17-40 F4 L USM, un bel grandangolo con focale quasi uguale a quella che usavo prima con la 40D e sensore APS-C: il 10-22 (equivalente a 16-35 nel full-frame). Anche gli ingombri ed i pesi sono quasi gli stessi; meglio, così non ho dovuto cambiare la valigetta stagna per il trasporto.

Nelle foto fatte durante questa sessione sono stati utilizzati da 3 a 6 fari di varia potenza (la marca non sono autorizzato a citarla).
Ho volutamente lasciato l'impostazione degli ISO in automatico per vedere fino a che punto ci si poteva spingere. E sono rimasto veramente impressionato dal poter scattare a mano libera in ambienti illuminati solo dalle luci dei nostri caschi!
scatto a mano libera: 1/25 sec - F4 - ISO 12800 - solo luci dei caschi

Questo è possibile grazie ai 12800 ISO; la foto, vista al 100% d'ingrandimento mostra evidenti granulosità di disturbo, ma stiamo parlando di immagini di 20 mega-pixel che, viste sullo schermo e con un po' di riduzione del disturbo, sono favolose (se si pensa in che condizioni sono state fatte).

Uno dei problemi più grandi che abbiamo patito in passato, è stata l'impossibilità di fotografare uno speleo appeso in corda nel vuoto. Il suo dondolamento lo faceva venire sempre mosso (con i tempi d'esposizione lunghi necessari ad avere un ambiente sufficientemente illuminato).Ricordo che noi lavoriamo solo con luci fisse e, non avendo flash, non possiamo "congelare" il movimento in pochi centesimi di secondo. Anche in questo caso gli alti ISO hanno consentito di scendere ad 1/6 di secondo ed avere lo speleo non mosso in un grande ambiente e ben illuminato.
1/6 sec - F4 - ISO 12800

Le prove fatte hanno permesso di capire che si può tranquillamente lavorare a 3200 ISO senza avere il minimo disturbo nella qualità della foto. I 6400 e 12800 ISO possono essere usati per ambienti di grandissime dimensioni o situazioni difficili, ma bisogna sistemare le foto in post-produzione. Ad ISO più alti (si può arrivare fino a 102400) il disturbo diventa troppo e la foto è inutilizzabile.
l'inquadratura intera 5472x3648 pixel: 1,6 sec - F10 - ISO 1600 - no riduzione disturbo
dettaglio 1:1 -1,6 sec - F10 - ISO 1600 - no riduzione disturbo

dettaglio 1:1 - 1/5 sec - F10 - ISO 12800 - no riduzione disturbo
dettaglio 1:1 -1/5 sec - F10 - ISO 12800 - con riduzione disturbo
dettaglio 1:1 -3,2 sec - F10 - ISO 800 - no riduzione disturbo


E' quindi possibile lavorare con tempi d'esposizione notevolmente più bassi riducendo la probabilità di avere i soggetti mossi ed eliminando quasi completamente la necessità di dover pennellare la luce. Le zone d'ombra, che prima risultavano scure, prive di dettagli e disturbate, ora sono più luminose e definite.
foto intera 5472x3648 pixel: 4 sec - F10 - ISO 1600 - no riduzione disturbo
zone scure ben definite, dettagliate e senza sgranature

Ho pure testato le potenzialità delle riprese video e pure qui si resta impressionati dalla qualità delle immagini in condizioni di scarsa luminosità ambientale. Il limite più grosso è che bisogna mettere a fuoco prima di iniziare a registrare e poi la macchina mantiene quel fuoco per tutta la ripresa; non varia il fuoco sul soggetto in movimento. Con il grandangolo non si patisce più di tanto, ma con un tele è quasi impossibile ottenere riprese di qualità in questa situazione. Ecco un assaggio, ma tenete conto che è stato parecchio compresso per poterlo pubblicare qui.


In definitiva, anche se mi ritrovo con qualche migliaio di euro in meno (meglio spenderli, piuttosto che farseli mangiare da banche o governi!), sono estremamente soddisfatto di questo acquisto che ci consentirà di fare un ulteriore e notevole balzo in alto sulla qualità dei nostri lavori.
Sandro Sedran

sabato 23 marzo 2013

Proiezione a Pistoia

Serata toscana per la proiezione "Le vie nascoste dell'acqua".
Gli amici del Gruppo Speleo Pistoiese ci hanno ospitato nella splendida sala del Mello's dove sono giunte circa un centinaio di persone, parecchie anche dalle provincie vicine, cosa che ci ha fatto veramente molto piacere.
Grazie a tutti!
S-Team






domenica 17 marzo 2013

Gita CAI Dolo al Buso della Rana - Sala Snoopy

Il tempo ci ha concesso la giusta tregua per consentirci di realizzare questa gita.
Ritrovo fuori dell'autostrada e tappa immediata ed immancabile alla pasticceria Antica Malo. Poi via a parcheggiare al capitello, un po' più lontano, ma in zona sicura per le macchine.
Già all'ingresso si vedeva il segno delle recenti piogge: il corso d'acqua che usciva aveva una buona portata. Ma i livelli erano più alti del solito solo nel tratto fino al sifone; poi, più all'interno, erano nella norma.
Con calma, percorriamo un tratto del Ramo Principale, tutto il Ramo Attivo di Destra e, dopo tre ore, siamo tutti al bivacco di Sala Snoopy. Di solito noi speleo, ci mettiamo poco più di un'ora, ma essendo in tanti, si perde tempo ad aspettare il proprio turno nel superamento di strettoie o passaggini in arrampicata.
Merenda e giro circolare nei rami di Sala Snoopy fino alla sala del sifone terminale dove c'erano degli esemplari di monolistra.
Ritorno per lo stesso percorso, ma con deviazione per i rami Morto, Argilla e Marmitte.
Fuori ci accoglie un bel freddo ed una copiosa nevicata che ci fa gelare mentre ci cambiamo.
7,5 ore totali di permanenza, 1,5 più del previsto, ma con la soddisfazione di tutti.
Come di rito, conclusione davanti a birra e bruschetta al Bar Rana.
11 partecipanti, di cui due romani del CAI di Firenze, e 5 amici speleo aggregati provenienti da Bergamo e noi 7 accompagnatori per un totale di 23 persone.
Sandro Sedran

venerdì 15 marzo 2013

Proiezione a Dolo

Bella serata venerdì 15 Marzo a Villa Angeli di Dolo.
Il pubblico è giunto in numero sostanzioso ed ha riempito completamente i posti disponibili.
Il gradimento è stato alto e lo testimonia i calorosi applausi durante le proiezioni ed il numero delle domande al termine della serata.
Alla fine tutti a far festa con il rinfresco offerto da S-Team !

Il Presidente della nostra sezione, Marzia Trento, introduce la serata
Master-Chef Damiano prepara il banchetto del rinfresco di fine proiezione

domenica 10 marzo 2013

Miniere Val Camonica - seconda puntata

Nuovo giro in altre due miniere della Val Camonica, sempre accompagnati da Franco di Prizio del G.S. Montorfano, che ha approfittato di far conoscere il mondo sotterraneo pure a due giovani arrampicatori.
La prima era caratterizzata da gallerie inclinate, a volte anche parecchio ripide, intersecate su tre livelli dalle condotte orizzontali di carreggio dove erano ancora visibili i solchi delle traversine per i binari dei carrelli di trasporto. Su ogni galleria di carreggio arrivava un pozzo-scivolo su cui veniva buttato il materiale scavato che finiva direttamente sui carrelli per essere trasportato fuori.

Belli ed interessanti i filoni di ematite, un minerale che sfregato rilasciava dei brillantini, gli stessi usati nel trucco delle donne.
Il livello di concrezionamento era abbastanza alto, ma nulla a che vedere con la quantità e qualità della miniera visitata la volta scorsa. Non sono mancati angoli di estrema bellezza ed il "piatto forte" della giornata sono state le pisoliti, le bellissime perle di grotta, bianche o arancioni.
 Pisoliti bianche, di calcare puro
 Pisoliti arancio, con componente ferrosa
Alcuni tratti erano stupendamente concrezionati. 
Osservate la trave di legno completamente rivestita dalla concrezione.

Nella seconda miniera si accede tramite un pozzo di una decina di metri impostato lungo una stretta frattura nella roccia. Avevamo con noi la Chiara senza nessuna esperienza di verticalità speleo. In discesa l'abbiamo calata noi, ma la risalita se l'è fatta da sola tirandosi su sui bloccanti: bravissima!
Poco concrezionata, questa miniera era caratterizzata da numerose condotte scavate a mano, con ben evidenti i segni lasciati dagli scalpellini, e numerosi muretti a secco realizzati con i materiali di scarto degli scavi. E' una miniera molto antica e ce lo testimoniano alcune incisioni datate 1691.
Oltre alle splendide foto fatte da Simone Grossule, anche oggi la Simona ha realizzato delle riprese video che saranno utilizzate in un filmatino che monteremo in futuro.

Questa volta sì che abbiamo terminato in bellezza, proprio nella trattoria situata sopra l'ultima miniera visitata. Adoriamo i posti dove mangiare a km 0 dalla grotta!
S-Team di oggi: Franco, Simona, Chiara, Alberto, Sandro, Saverio e dietro Federico e Simone

 Tutte le foto fatte nelle miniere della Val Camonica le trovi cliccando qui