lunedì 28 settembre 2009

Altopiano Pale S. Martino

Le vette a nord dell'altopiano con a sx il Cimon della Pala
Ci serviva un giro "defaticante" dopo essere andati in Rana a scavare il venerdì sera.
Aprofittato dell'ultimo giorno d'apertura della funivia che porta al Rosetta per andare a goderci il desolato altopiano fino al ghiacciao della Fradusta.
La parte inferiore del ghiacciaio
Ogni volta che vado in Dolomiti non posso fare a meno di pensare quanto fortunati siamo ad avere una simile meraviglia ad un paio d'ore di macchina da casa.
In caso di nebbia è molto facile perdere la traccia del sentiero su questa grande distesa brulla e sassosa.

sabato 26 settembre 2009

Rana - la frana che tuona

Venerdì sera io, Simona, Damiano, Donato e Alberto Rossetto siamo andati alla frana in zona peep per documentare fotograficamente i lavori di scavo e, diciamoci la verità, con la speranza di poter riuscire a risalire quei due-tre metri di vuoto lasciati lì dall'ultima volta.
Appena arrivati la Simona si è subito fiondata sul fronte di frana per verificare la sitazione. Speravamo che le recenti piogge avessero smosso un po' la base friabile e fatto cadere l'enorme macigno che incombeva sulle teste. E' venuto giù il finimondo !!!!
La parte bassa terricciosa ha ceduto ed ha fatto crollare grandi macigni misti a paltanaccio ritappando quasi tutto di nuovo. Il tubo di scavo, lasciato lì l'ultima volta ha fatto da contenimento impedendo che la frana invadesse di nuovo la galleria.
Terminati gli scatti ci siamo messi a liberare il nuovo crollo constatando che il tubo, messo così, funziona molto bene perchè impedisce ai sassi che cadono di rotolare giù salvaguardando chi si trova in prima linea.
Beh, molti hanno sentito parlare dei famosi "sassi che rotolano" (rolling stones) .... QUESTA VOLTA SEBRAVA DI SENTIRE UN TEMPORALE !!! Il rombo dei rotolamenti era talmente frequente e prolungato da sembrare di udire dei tuoni. Impressionante ... chissà cosa c'è la dietro ... una sala o è solo il rumore di una frana gigantesca senza fine? Eppure a volte era chiaro che le pietre rotolavano su una superficie libera ... boh?!
Abbiamo lavorato per due ore tornando ad intravedere quel vuoto verso l'alto visto l'altra volta. Toccherà forse ai prossimi la risalita?
Stillicidio superiore alle altre volte e quindi fango a go-go.
L'aria in frana era nettamemente inferiore, quindi tutta quella che si sente in zona "masiera" se ne va da qualche altra parte. E' stato risalito quel caminetto prima di abbassarsi nella galleria che conduce alla frana?
Ciao
San

lunedì 7 settembre 2009

Rana - scavi in Zona Peep

PAOLO
C’era una volta… anzi c’è.
Giro di boa alla frana in zona Peep.
Ebbene si dopo vent’anni di lavori forzati nella frana, di sassi in equilibrio precario pronti a rotolarti addosso con mira da cecchino , fango e vento umido che entra nelle ossa , si inizia a vedere un qualcosa. Certo è un qualcosa di indefinito.. difficile da interpretare.. un caos di pietre cadute da chissà dove, accatastate con metodica pazienza, mescolate con il fango squaccherone. Se non fosse per il forte vento che si infila nel mezzo, se non fosse per il canto delle sirene di pietra che qualcuno asserisce di aver sentito rotolare la dietro, neanche il più sadico dei sadici si sarebbe imbarcato in opera di tale autolesionismo.
Ma ora tutto stà cambiando!!
C ‘è una volta.. e non è una favola ne un miraggio dovuto alla stanchezza.
Si tratta solo di mettere in sicurezza un paio di metri verticali di frana.. alle spalle abbiamo la parete, sopra ritorna orizzontale a formare un tetto sicuro e pare lasciare quel mezzo metro d’aria sopra la frana .. un comodo passaggio prima che la volta scompaio nel buio del salone.
L’aria è notevolmente aumentata quando è stato stoppato il diaframma che dà su questi 2 metri verticali e lo squaccherone ha lasciato il posto ad una fine sabbia asciutta.. un vero lusso.
Persino tirare la culla riempita di sassi per il lungo e stretto meandro, fino a dove si accatasta il materiale asportato, sembra più leggera.. come se il peso specifico delle pietre si fosse notevolmente ridotto.
Sembra tutto diventato più facile..la frana ci stà chiamando..e non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire!!
..una volta.. che sia la volta buona??
Paolo



SAN
Sabato un nutrito e variegato gruppo di spelei del GSM è partito per andare a scavare nella frana in zona peep in rana.
Eravamo:
squadra "venessia": San, Simona, Damiano, Donato
squadra "old star": Iko, Beppe, Alberto, Tano
e poi Paolo, Sid, Alessio.
I più in forma hanno staccato gli altri da Sala Pasa e sono andati avanti ad iniziare i lavori.
Iko, Alberto, Alessio, Donato hanno raggiunto la zona scavo dopo quasi un'ora, dopo essersi passati tutte le gallerie della zona peep prima di trovare quella giusta, mentre noi dicevamo "tanto Alessio ed Iko sanno sicuramente la strada".
Tano, invece, è andato DISPERSO dopo che si è partito da solo prima degli ultimi in Sala Snoopy. Di lui non si è saputo più nulla neanche dopo che siamo usciti. Ma è tornato a casa? Qualcuno sa qualcosa? ;-))
Beh, insomma, abbiamo svuotato il crollo lasciato dall'ultima volta ed abbiamo attaccato la frana sul lato destro, molto più promettente di quello diritto avanti a noi (l'aria sale di lì).
Purtroppo il fango non è finito, anzi, è aumentato!! Ad un certo punto è iniziato a scendere un rivoletto liquido che ha fatto tremare le chiappette a chi si trovava sotto!
Si lavora scavando verso l'alto, con tutti i pericoli di essere investiti dal materiale che crolla. Si tira una botta con il palo e poi giù subito dietro la nicchia a ripararsi. Brrr.... che adrenalina, fiòi !!
Dopo aver tolto blocchi medio piccoli misti a sassetti, siamo riusciti a far crollare un bel macigno che fungeva da ultimo tappo prima di un risalita libera da frana stimata in 2-3 metri. A mio parere, dopo aver rimosso questo tappo, l'aria è aumentata.
Non ci siamo fidati a risalire perchè la situazione è ancora troppo instabile. Salita verticale larga al max 2m con alle spalle roccia viva, di fronte paltanaccio misto sassi con incastrato un macigno bello grosso che potrebbe cadere da un momento all'altro tirandosi dietro chissà quanta roba.
Al culmine della salita si vede ancora galleria, ma una rientranza non ci consente di vedere oltre se continua libera oppure c'è ancora frana.
Il lavoro da fare adesso è quello di continuare a scavare alla base della salita in modo da creare una sacca su cui dovranno fermarsi i sassi che cadono, evitando di farli rotolare fino alla "nicchia di salvataggio" e travolgere lo scavatore. Far cadere quindi il macigno e poi salire a vedere quale sorte ci attende!
Avanti i prossimi !!!
Ciao
San